Vacanze in Molise: la regione esiste ed è bellissima
Vi sveliamo un segreto: il Molise esiste ed è anche una splendida regione dove passare vacanze in relax. La scelta è variegata: le vacanze in Molise si possono trascorrere nei borghi, al mare e anche in montagna. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Partiamo con un possibile itinerario montano e proseguiamo con un tragitto tra i borghi.
Vacanze in Molise: itinerario in montagna
Il Molise si affaccia sul mare ma ha anche tre importanti massicci montuosi dell’Appennino. Si tratta dell’Alto Molise, del Matese e delle Mainarde. Un vero e proprio patrimonio naturale, inteso come risorsa ancora integra e modellata solo dai lavori tradizionali della campagna.
Il Massiccio del Matese è uno dei più importanti gruppi dell’Appennino, il più antico del Molise, con cime che raggiungono anche i 2000 metri di altezza. Gli appassionati possono inoltrarsi in foreste di faggi, in boschi di cerri e roverelle, in profonde valli e circhi glaciali, frutto dell’erosione dell’ultima era glaciale (circa 12.500 anni fa). E ancora grotte, forre, doline, inghiottitoi e un lago, figlio del carsismo, che caratterizza in maniera inequivocabile il massiccio appenninico matesino.
La principale località turistica è Campitello Matese, una delle più famose e attrezzate stazioni sciistiche dell’Italia centro-meridionale. Si trova su un pianoro a 1429 metri di altezza dal quale si erge il Monte Miletto, la cima più alta in regione, lungo le cui pendici si snodano circa 40 km di piste per lo sci alpino, servite da due seggiovie e cinque sciovie. Campitello è molto apprezzata anche nel periodo estivo poiché consente escursioni naturalistiche, in particolare nelle oasi WWF di Guardiaregia e Campochiaro.
In montagna tra i sentieri-natura
A Guardiaregia si trova un’interessante centro visite, mentre il sentiero-natura, che inizia a monte del paese permette di affacciarsi sulle gole del Quirino e sulla cascata di San Nicola, fino a raggiungere le vette più alte: il Monte Mutria e gli imbocchi del Pozzo della Neve, la grotta più profonda del centro-sud, e dell’abisso di Cul di Bove.
Non può mancare anche un salto a Capracotta: il piccolo comune molisano, il secondo più alto degli Appennini. Capracotta è anche una nota località sciistica dotata di due impianti molto importanti, uno dedicato allo sci alpino, in località Monte Capraro, corredato di seggiovia, e un altro per lo sci di fondo che si trova invece in località Prato Gentile, ed è stato sede dei Campionati Italiani Assoluti di sci di fondo nel 1997.
L’evento principale di Capracotta è la festa di San Sebastiano Martire, patrono del borgo, celebrato la seconda domenica di luglio. La statua del Santo viene portata in processione per le vie del paese insieme alle raffigurazioni di S. Antonio di Padova, S. Giovanni Battista, la Beata Vergine del Carmelo, la Madonna dei Miracoli, S. Vincenzo Ferreri e i Santi Martiri.
Ogni paese offre la semplice accoglienza della sua gente e alcune peculiarità. Basti pensare a Castel Del Giudice, piccolo paesino di 351 abitanti, tirato letteralmente a lucido e trasformato in un bellissimo albergo diffuso. Pensiamo anche a Pescopennataro dove si trova l’eremo di San Luca con la sua vista mozzafiato, a San Pietro Avellana che è la ‘patria del tartufo bianco’ o a Pietrabbondante dove l’area archeologica – espressa principalmente con il Teatro Sannita – rappresenta la testimonianza del popolo dei Sanniti.
Vacanze in Molise: borghi, archeologia ed enogastronomia
In un ipotetico itinerario dei borghi partiamo da Venafro, considerata la porta del Molise. Il borgo è circondato da mura e ha il suo punto più alto nel Castello Pandone, di origine longobarda, che ospita al suo interno il Museo Nazionale del Molise, custode di opere del territorio regionale di grande valore storico. Di grande valore anche la cattedrale di Santa Maria Assunta, del V secolo, costruita per volere dell’allora vescovo, sul sito del preesistente tempio. L’itinerario prosegue poi con la chiesa dell’Annunziata, il miglior esempio di architettura di stile barocco nella provincia di Isernia. Interessante è anche il Museo Winterline di Venafro, un viaggio nel tempo che racconta la seconda guerra mondiale del borgo e dintorni.
Vacanze in Molise: da Fornelli a Pietracupa
Andiamo poi a Fornelli. E’ inserito tra i 100 borghi più belli d’Italia. Il centro storico si è sviluppato intorno al palazzo marchesale, che insieme alla chiesa, costituisce il primo nucleo del paese. Successivamente sono state costruite le mura con le sette torri di difesa e il camminamento di ronda ancora oggi visibili. Si tratta di una delle cinte murarie medievali meglio conservate di tutto il Molise.
E’ la volta di Castel Petroso. Qui c’è una grande attrazione: la Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata. Una struttura immensa che spunta dalla montagna, che deve la sua fama ad un’apparizione e a guarigioni miracolose e che ricorda la Sagrada Familia.
E’ la volta di Frosolone, anch’esso inserito tra i borghi più belli d’Italia. Viocli, archi e ciottolati fanno di Frosolone un autentio borgo incantato. Molti gli edifici religiosi sdegni di nota. Come la chiesa di Sant’Angelo (con tele del Sei e Settecento), la chiesa di San Rocco (due tele di Francesco Fracanzano, raffiguranti San Pietro e Sant’Antonio abate), la chiesa di San Pietro (una Sacra Famiglia in terracotta di Amalia Dupré e una statua lignea settecentesca dell’Immacolata, opera di Paolo Di Zinno) e la chiesa di San Nicola (bello il coro ligneo).
Ci spostiamo a Sepino che è una perla di archoelogia perché ospita un’antica città romana, Saepinum, dalla quale prende il nome. L’antico insediamento richiama diversi turisti ogni anno, e tuttavia rimane un sito archeologico ingiustamente poco noto nella penisola.
Andiamo a Oratino. Aui merita certamente una visista Palazzo Giordano, la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Chiesa di Santa Maria di Loreto. Da non perdere la visita della Rocca di Oratino, poco distante dal borgo, e il panorama sulla Valle del Biferno che essa offre.
Alla fine del nostro giro approdiamo a Pietracupa, chiamata la ‘piccola Betlemme del Molise’. Poche case, una maestosa roccia e un campanile, ma soprattutto una maestosa grotta adibita ad usi diversi nel corso del tempo: inizialmente utilizzata come luogo di dimora, abitata dai primi seguaci di Papa Celestino, venne trasformata in seguito in tribunale ai tempi dell’inquisizione, fino ad essere adoperata come prigione ma anche come luogo pubblico per le esecuzioni capitali.
La secondo puntata sarà sulle zone di mare
Il nostro viaggio nell’entroterra molisano è terminato. Volutamente abbiamo omesso le zone di mare e le due province: saranno il tema delle seconda puntata sulla Regione che c’è ed è bellissima.
Denise Faticante