Un milione di firme per gli attivisti di Greenpeace
Ha raggiunto in pochissimi giorni l’incredibile cifra di un milione di firme la petizione lanciata da Avaaz per i 30attivisti di Greanpeace incarcerati in Russia.
Gli attivisti di Greenpeace, tra loro il napoletano Cristian D’Alessandro, alcuni rinchiusi in celle di isolamento, rischiano quindici anni di carcere con l’accusa assurda di pirateria. Il loro crimine? Aver appeso uno striscione su una piattaforma petrolifera russa per manifestare contro le trivellazioni in profondità in uno dei posti più belli e al tempo stesso fragili del pianeta. Molti governi occidentali hanno già protestato per questa situazione, ma ora Ana Paula e Greenpeace stanno chiedendo aiuto direttamente alla comunità di Avaaz per rendere davvero globale la protesta.
Gli avvocati di Greenpeace hanno fatto notare che i 30 sono stati arrestati in acque internazionali, e che quindi sarebbe stata la Russia a violare il diritto internazionale del mare. Ma essere dalla parte della ragione potrebbe non bastare per ottenere la loro scarcerazione, il loro destino potrebbe già essere segnato, a meno che la comunità internazionale non faccia capire alla Russia di non essere disposta a passare sopra a questo scandalo.
Il testo dell’appello:
Le 30 persone a bordo della Arctic Sunrise di Greenpeace hanno avuto il coraggio di sfidare le multinazionali del petrolio in uno degli ultimi posti incontaminati del pianeta. E per questo li vogliono zittire e intimidire con l’accusa inventata di pirateria. Il loro arresto in acque internazionali, tra l’altro, viola la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Questa reazione sproporzionata è un fatto grave che merita la vostra attenzione: ci rivolgiamo a voi affinché usiate la vostra influenza sulla Russia per chiedere la liberazione di queste donne e di questi uomini.
Firma anche tu la petizione di Avaaz