Turismo, Milano supera Roma. Cresce la domanda di enogastronomia
Sì, viaggiare. L’importanza, ogni tanto, di cambiare orizzonte era già stata intuita dalla coppia Mogol-Battisti ormai più di qualche decennio fa. Era il 1977: più di un’epoca fa per quanto riguarda il turismo. Ora i tempi sono cambiati: le foto che si facevano faticosamente e in bianco e nero ora sono diventate a colori e fatte agilmente con un qualsiasi smartphone, in gran quantità. E ormai organizzare un viaggio è molto più facile: volendo si può fare tutto su internet.
Il turismo è cambiato, nelle forme e nelle mete. Quello culturale rimane, soprattutto per il Belpaese, molto importante. Al massimo cambia i luoghi di destinazione. La nuova tendenza è Milano: la città per il terzo anno consecutivo supera Roma come numero di visitatori. Per il 2016 ci si aspetta infatti una conclusione a 7,7 milioni di persone (come il neo sindaco Giuseppe Sala ha rivendicato), mentre Roma supererà di poco i 7 milioni. Una rinascita quella della città meneghina, terza in Europa dopo solo Londra e Parigi. Non solo di cultura si parla nel caso, ma di una città giovane, che ha imparato negli ultimi anni a vendersi al meglio. Mentre Roma pare un po’ ingabbiata dal passato e da un’idea di malfunzionamento generale delle cose che non aiuta.
C’è un altro tipo di turismo che è in forte crescita: quello enogastronomico. L’Italia rimane una delle mete più gettonate: in ogni angolo si può mangiare tipico e bene, magari annaffiando il tutto con ottimi vini. A parlare sono i dati: nell’estate 2015, ad esempio, più di quattro italiani su 10 hanno scelto una meta enogastronomica per le loro vacanze. Una percentuale che cresce se riferita ai Millennials: il 52% di loro sostiene di muoversi facendosi guidare (anche) dal gusto. Molte strutture turistiche hanno intuito il trend in crescita: sempre più spesso per essere attrattivi si offre non solo alloggio, ma anche la possibilità di fare un tour dei prodotti tipici.
E c’è chi cerca di unire al dilettevole l’utile: è in grande crescita anche il turismo «di gioco». Non solo per chi ha il mito di Las Vegas, magari alimentati da una grande produzione cinematografica (chi non ha visto «Una notte da leoni»?), ma più semplicemente per chi vuole unire qualche giorno di relax in una bella città con un salto al casinò. E non è un caso che città come Sanremo, Campione d’Italia, Nova Gorica o Montecarlo, abbiano flussi di turisti in costante aumento. Paesaggi incantevoli, laghi, mare: e in più per chi vuole la possibilità di puntare qualche fiches. Giocare però non è cosa da tutti: ormai in Rete sono disponibili molti siti, come ad esempio Casino.com, regolamentati e sicuri nei quali è possibile farsi un’idea di come funzioni il gioco.