Trieste Science+Fiction Festival, oltre 40 anteprime tra cinema e sala online
Il cinema di fantascienza torna dal vivo con la 21esima edizione del Trieste Science+Fiction Festival, in programma dal 27 ottobre al 3 novembre 2021. L’evento, organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground, porta nel capoluogo giuliano le migliori produzioni di genere fantastico: sono oltre 40 le anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali, tre i concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo.
Quest’anno l’evento avrà una formula ibrida: dal vivo in due sale, il Politeama Rossetti e il Cinema Ariston di Trieste, e online la Sala Web di SciFiClub, la piattaforma streaming permanente curata dal Science+Fiction su MYmovies. In occasione del festival torna anche il Fantastic Film Forum, una serie di eventi dedicati agli operatori professionali del cinema e dell’audiovisivo che per il secondo anno consecutivo sceglie una modalità completamente digitale. A completare l’offerta il nuovo ciclo di interviste web sul canale YouTube del Festival MONDOFUTURO, per dialogare con i divulgatori e comunicatori della scienza sul mondo di domani, le esposizioni, i workshop e le iniziative per tutta la famiglia.
Le anteprime al Trieste Science+Fiction Festival
Il programma 2021 si articola in oltre 40 film selezionati in tutto il mondo per i tre concorsi principali: il Premio Asteroide e i due concorsi Méliès d’argent della MIFF, la federazione europea Méliès dei festival di cinema fantastico (Méliès International Festivals Federation).
La serata di inaugurazione del Festival si terrà mercoledì 27 ottobre alle 20.00 al Politeama Rossetti: dopo la cerimonia inaugurale, verrà proiettato in anteprima italiana il film di apertura The Last Journey di Romain Quirot con Jean Reno, opera francese di fantascienza che affronta importanti tematiche ambientali. Alle 22.30 la serata proseguirà con l’anteprima di Night Raiders di Danis Goulet con Amanda Plummer, disponibile anche sulla piattaforma streaming SciFiClub su MYmovies: un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore.
Tra i film in programma al Science 2021 anche Settlers dell’esordiente Wyatt Rockefeller, un audace sci-fi western, dove la nuova frontiera di un futuro non troppo lontano è il pianeta Marte, un luogo desolato e polveroso, in cui i nuovi colonizzatori cercano di sopravvivere a questo mondo sconosciuto e, soprattutto, agli uomini spietati che lo abitano. In una remota fattoria sulla frontiera marziana, una famiglia della Terra si aggrappa alla speranza di una vita migliore, lottando per sopravvivere alle insidie del Pianeta Rosso e, soprattutto, agli altri esseri umani.
The Pink Cloud
La fantascienza brasiliana di The Pink Cloud
Arriva a Trieste sempre in anteprima italiana anche The Pink Cloud, che segna l’esordio cinematografico della regista brasiliana Iuli Gerbase: uno sguardo acuto e riflessivo per analizzare l’impatto di una misteriosa invasione pandemica sulla vita quotidiana e sulle emozioni delle persone. Il risultato è un film profeticamente rivelatorio, che indaga le conseguenze emotive e psicologiche del lockdown. «Ho scritto la sceneggiatura di The Pink Cloud nel 2017 – spiega la regista -. La mia intenzione all’epoca era quella di esplorare i diversi percorsi emotivi di due personaggi costretti a vivere sotto un lungo e surreale lockdown. Con due riferimenti in mente: L’angelo sterminatore di Buñuel e A porte chiuse di Sartre.» Al centro della trama una misteriosa e letale nuvola rosa che appare in tutto il mondo, costringendo l’umanità a restare a casa. Dopo aver trascorso una sola notte insieme, Giovana e Yago saranno costretti a barricarsi in un appartamento, senza alcuna possibilità di uscita, e a vivere come una coppia mentre passano anni di lockdown condiviso. E mentre Yago vive nella sua utopia, Giovana si sente intrappolata…
Spazio all’animazione con Absolute Denial di Ryan Braund, che per il suo esordio alla regia firma un incredibile film animato composto da oltre 30.000 fotogrammi disegnati a mano, che racconta le dinamiche tra uomo e intelligenza artificiale, focalizzandosi sulla competizione tra un supercomputer e il suo creatore. Un programmatore ossessivo e geniale sacrifica la sua vita personale e professionale per costruire il computer più potente del mondo. Dopo settimane di isolamento e la sua esistenza ormai in pezzi, l’uomo si ritroverà ad affrontare una macchina molto più intelligente di lui. «Questo film è iniziato come un progetto molto personale e appassionato – dichiara il regista -. A causa della pandemia e del confinamento, sono stato in grado di concentrarmi sull’intricato disegno a mano: oltre 30.000 fotogrammi di animazione! Il film non è solo una celebrazione dell’animazione, ma anche di ciò che può essere creato da remoto e in circostanze avverse».
Strawberry Mansion di Kentucker Audley e Albert Birney ci porta invece in un futuro non troppo lontano, in cui uno stato orwelliano controlla tutto e monetizza ogni esperienza umana, riscuotendo tasse persino sui sogni della popolazione. In questo mondo distopico in cui il governo registra e tassa qualunque emozione, il mite agente governativo James Preble si reca in una remota fattoria per controllare i sogni di Arabella “Bella” Isadora, un’anziana ed eccentrica artista. Entrando nel vasto archivio di VHS di Bella, che contiene una vita di sogni, Preble si imbatte in un segreto che gli offre una possibilità di amore e anche una speranza di fuga.
Strawberry Mansion
Il mago degli effetti speciali Phil Tippett esordisce alla regia
Il film Mad God rappresenta il ritorno a Trieste di Phil Tippett, già premio Asteroide alla carriera nel 2019, con il primo vero e proprio lungometraggio diretto dal mago degli effetti speciali dopo una gestazione trentennale. Il film verrà presentato fuori concorso al festival triestino in anteprima italiana. La carriera di Phil Tippett, pioniere dell’industria dell’animazione e degli effetti visivi, include due Oscar e sei candidature, un BAFTA, due Emmy e i prestigiosi premi Winsor McCay e George Méliès, e attraversa ogni pietra miliare della storia moderna degli effetti visivi, dalle iconiche creature di Guerre Stellari al rivoluzionario matrimonio fra tecnologia digitale e stop motion in film come Robocop, fino ai dinosauri di Jurassic Park e agli insetti giganti di Starship Troopers.
In calendario anche il documentario inglese Alien on stage delle registe Danielle Kummer e Lucy Harvey, che racconta in anteprima italiana l’incredibile storia vera alla Full Monty di un gruppo di autisti londinesi che decidono di mettere in piedi una sgangherata versione teatrale del capolavoro fantascientifico di Ridley Scott: uno spettacolo del tutto amatoriale e oltremodo bizzarro, che arriverà fino al prestigioso palcoscenico di un Teatro del West End di Londra.
Jakob’s Wife, commedia horror con Barbara Crampton
L’iconica Barbara Crampton, indimenticata protagonista di Omicidio a luci rosse, Re-Animator e From Beyond – Terrore dall’ignoto, arriva sugli schermi del Trieste Science+Fiction Festival con Jakob’s Wife di Travis Stevens, pluripremiata commedia horror in anteprima nazionale che la vede nel cast insieme a Larry Fessenden. Anne è la moglie del Reverendo Jakob Fedder, zelante pastore di una piccola città: la loro vita confortevole subirà un brusco cambiamento quando lei deciderà di incontrare un vecchio amore… Un incontro da cui ricaverà due strani morsi sul collo, insieme a una forza sovrumana e una fame atavica.
Arriva sempre in anteprima italiana l’horror Vampir di Branko Tomović, che prende spunto da fatti di cronaca accaduti in Serbia agli inizi del diciottesimo secolo, che hanno poi alimentato miti e leggende intorno alla figura del vampiro. Un uomo di Londra arriva in un piccolo villaggio remoto in Serbia per occuparsi del cimitero. Comincia ad avere visioni da incubo e sospetta che gli amichevoli abitanti del villaggio abbiano un’intenzione più sinistra nei suoi confronti.
Spostiamoci in Sud Africa con Gaia, esordio nel lungometraggio di Jaco Bouwer, un horror ecologico che racconta il dramma della sopravvivenza. Durante una missione di sorveglianza in una foresta primordiale, Gabi, una guardia forestale, incontra due survivalisti che vivono come in un mondo post-apocalittico. Il ragazzo e il filosofico padre sembrano seguire una loro religione e avere una relazione misteriosa con la natura.
In anteprima italiana sarà anche Night Raiders di Danis Goulet, un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore. Siamo nell’anno 2043: nel Nord America uscito dalla guerra, l’occupazione militare controlla città private di ogni diritto, e anche i bambini sono diventati proprietà dello Stato. Niska, un’indigena Cree, decide di unirsi a una banda clandestina di vigilanti per infiltrarsi in un’accademia di Stato per bambini e riavere sua figlia.
Night Raiders
Sabrina Guzzanti presenta il suo romanzo d’esordio
La regista, sceneggiatrice e attrice Sabina Guzzanti presenterà il suo romanzo d’esordio “2119. La disfatta dei sapiens” (HarperCollins, 2021) al pubblico del festival domenica 31 ottobre alle ore 17.30 presso il Cinema Ariston. Sabina Guzzanti sarà presente alla manifestazione triestina anche in veste di giurata per il Premio Asteroide, riconoscimento internazionale per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti.
Un romanzo che da un lato guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Farenheit 451) e dall’altro affronta temi di straordinaria modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia: un debutto letterario ironico, visionario e appassionante, in grado di cogliere questioni fondamentali e far riflettere.
Focus sulla fantascienza svizzera
Swiss Films, l’ente di promozione per i film svizzeri all’estero, in collaborazione con la 20° edizione di NIFFF (Neuchâtel International Fantastic Film Festival) presenta una selezione di cortometraggi e lungometraggi di genere fantastico che verrà mostrata in anteprima al Trieste Science+Fiction Festival 2021. La selezione Swiss Fantastic Films on Tour raccoglie 14 opere originalissime suddivise in 7 film e 7 cortometraggi, mettendo in risalto la varietà di un genere che negli ultimi anni ha conosciuto una vera e propria rinascita, esplorando mondi sconosciuti capaci di stravolgere la nostra percezione del reale e di ispirare la nostra immaginazione.
Tra i film in programma al festival triestino due classici della fantascienza svizzera degli anni ‘60 e ‘70, recentemente masterizzati: La vergine di Shandigor (1967) di Jean-Louis Roy, un’originale avventura fantaspionistica alla 007 che vede protagonista uno scienziato alle prese con armi atomiche e oscuri poteri forti, insieme a Grauzone (1979) di Fredi Murer, un intrigante mockumentary in cui una giovane coppia dovrà affrontare una misteriosa epidemia che il governo cerca di insabbiare. Un ritratto impressionante della società del controllo elvetica che prefigura i movimenti di rivolta a Zurigo del 1980.
Spazio Italia e Spazio corto
Torna la sezione speciale dedicata alle produzioni fantastiche e fantascientifiche made in Italy, tra cortometraggi e film in anteprima: Spazio Italia, la sezione dedicata ai protagonisti e alle produzioni del cinema fantastico nostrano con classici e lungometraggi, accanto a cortometraggi e web series (Spazio Corto).
Sabato 30 ottobre alle ore 14.30 al Cinema Ariston al via il primo appuntamento dedicato ai cortometraggi made in Italy di Spazio Corto. Alle 16.00 seguirà la proiezione in anteprima assoluta del mediometraggio in lingua friulana Salvadis, diretto e prodotto dal fumettista Romeo Toffanetti, che racconta un mondo funestato da un’epidemia, in cui un remoto paese racchiuso fra le montagne sembra essere l’ultimo baluardo dell’umanità.
Alle 17.00 sempre all’Ariston verrà proiettato La Terra dei figli di Claudio Cupellini, tratto dalla graphic novel di Gipi: il viaggio coraggioso di un ragazzo attraverso un’Italia post-apocalittica. Alle 22.00 sarà la volta di Inferno rosso. Joe D’Amato sulla via dell’eccesso di Manlio Gomarasca e Massimiliano Zanin, documentario sulla figura di Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato, artigiano della settima arte e maestro del cinema di genere. Domenica 31 ottobre sempre alle 14.30 al Cinema Ariston secondo appuntamento con i cortometraggi italiani di Spazio Corto. Alle ore 19.30 la serata prosegue all’Ariston con l’anteprima mondiale del film A volte nel buio di Carmine Cristallo Scalzi, in cui una comunità affetta da una misteriosa malattia sembra aver trovato una speranza nel piccolo Giacomo, un bambino “sano”, vedendo in lui una possibile redenzione e salvezza. Ma il suo rapimento scatenerà terribili conseguenze…
I dettagli del programma su http://www.sciencefictionfestival.org.
In copertina: Settlers