Tagli alla cultura, il Consiglio regionale del Veneto ripristina 4 milioni per il 2022

Marcia indietro della Regione Veneto sui tagli alla cultura previsti per il bilancio 2022, che avevano sollevato una levata di scudi tra le associazioni e i professionisti del settore, già stremato da due anni di pandemia. Oggi 17 novembre è stato approvato dalla prima commissione del Consiglio regionale del Veneto un emendamento che aggiunge al bilancio per il 2022 circa 4 milioni di euro per il settore culturale, tra cui 1 milione per attuare la nuova legge sulla cultura, la 17 del 2019, ancora inattuata. La precedente previsione, che aveva provocato la rivolta del settore, era di 9 milioni 718 mila euro complessivi, in calo rispetto ai 10 milioni 870 mila euro spesi nel 2021, e che posizionavano il Veneto al penultimo posto tra le regioni italiane per spesa pro capite per la cultura.

«Come anticipato già nei giorni scorsi, oggi nel corso della seduta della Prima Commissione Bilancio abbiamo ripristinato oltre 4 milioni di euro da destinare alla Cultura nell’ambito del Bilancio di previsione 2022» afferma in un comunicato il presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova. «Abbiamo mantenuto l’impegno assunto la scorsa settimana – aggiunge Francesca Scatto (Lega – LV), presidente della Sesta commissione consiliare Cultura – e siamo soddisfatti per l’attenzione che l’assessore Calzavara ha posto sulla Cultura, reintroducendo i capitoli di spesa e destinando un milione per l’attuazione della legge sulla Cultura, la numero 17 del 2019, ma anche 400mila euro per l’Identità veneta. Più nel dettaglio per quanto riguarda la L.R. 17/2019, la Sesta Commissione esaminerà quanto prima il Programma regionale triennale, che ha già ricevuto parere favorevole dalla Consulta della Cultura, e che però individua solamente le linee strategiche generali e astratte. Sarà poi il Piano annuale inviato dalla Giunta a individuare gli impegni di spesa. In ogni caso, grazie all’attenzione sollecitata dalla Sesta commissione, sta aumentando la sensibilità nei confronti di questo settore». «La decisione di ripristinare i fondi alla cultura attraverso questo emendamento che ora dovrà essere approvato in aula, è stata presa proprio di concerto con la Giunta regionale, insieme alla quale abbiamo rivisto la distribuzione dei fondi» afferma il presidente della Prima, Luciano Sandonà (Lega – LV).

Per il Partito democratico «con il recupero di quattro milioni abbiamo evitato una sciagura per il mondo culturale veneto, ma la situazione resta grave. È comunque un primo risultato, frutto di una grande mobilitazione portata avanti con coraggio da tutto il settore, che ha fatto capire alla maggioranza come non fosse accettabile un’umiliazione del genere, che non si poteva tagliare ancora». A dirlo sono il capogruppo Pd Giacomo Possamai e la vice Vanessa Camani, rappresentanti Dem anche in commissione Cultura. Per gli esponenti del Pd «ripristinare quei fondi era il minimo indispensabile. Nonostante ciò, il Veneto resta al penultimo posto in Italia per spesa pro capite regionale, con 3.50 euro a cittadino, davanti alla sola Liguria» e «occorre fare ulteriori passi in avanti, per tornare a quei 32 milioni di euro del 2017. Non da subito, ovviamente, ma in maniera progressiva e costante».

Per la consigliera de Il Veneto che vogliamo Elena Ostanel, componente della Commissione cultura che aveva sollevato tra i primi la questione dei tagli, «con il recupero di quattro milioni abbiamo evitato una sciagura per il mondo culturale veneto, ma la situazione resta grave. È comunque un primo risultato, frutto di una grande mobilitazione portata avanti con coraggio da tutto il settore, che ha fatto capire alla maggioranza come non fosse accettabile un’umiliazione del genere, che non si poteva tagliare ancora». Secondo Ostanel «la cultura va sostenuta economicamente al pari di altre regioni che mettono 5 volte tanto quello che destina il Veneto».

Foto di Markus Winkler da Unsplash

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