Sulla "Pertini" con Christoph Hainz
Quando vedi Christoph Hainz appeso con il cordino dell’imbrago alla celebre scaletta a strapiombo su un crepaccio con centinaia di metri di vuoto sotto i piedi, sul tratto finale della “Pertini” in Vallunga/Langental, capisci subito che insieme a lui anche la più classica delle ferrate può trasformarsi in un’esperienza sorprendente. E’ domenica, il tempo non è bellissimo nella splendida e selvaggia laterale della val Gardena che si apre sopra Selva/Wolkenstein. Nell’unico giorno di pausa di una settimana interamente dedicata alle scalate con un gruppo di turisti germanici (“I germanici rappresentano la stragrande maggioranza della mia clientela” spiega Hainz), la guida di Brunico si concede una “sgambata” su una dei più celebri percorsi attrezzati dell’Alto Adige.
Aperta nel 2003 nel parco naturale Puez-Odle e dedicata al settimo Presidente della Repubblica – che la prediligeva per i suoi strapiombi e le sue pareti esposte – la ferrata domina dall’alto la verde valle di origine glaciale e regala un brivido agli escursionisti con il sogno della roccia. Ci accompagna uno fra i più celebri e polivalenti alpinisti altoatesini (pratica l’arrampicata su roccia, ghiaccio e misto ad alti livelli), guida alpina e amico di Hans Kammerlander, nonché atleta Salewa, che vanta oltre 2.000 vie, di cui molte prime ascensioni e solitarie estreme.
Naturale che una ferrata come la Pertini, classificata come difficoltà di grado K4 su una scala di 6 (quindi mediatamente difficile) rappresenti per Christoph poco più di una passeggiata. Salendo su roccia, staffe e scalette i 700 metri di dislivello – piuttosto esposti e strapiombanti – che portano dall’imbocco della valle a quota 1.564 metri fino al rifugio Stevìa a 2.312 metri, Christoph – originario di Selva dei Molini in Val di Tures – ci racconta del suo lavoro, della sua Val Pusteria, del futuro e della sua visione dell’Alto Adige. Di politica non si interessa, al contrario di un altro grande della montagna, Reinhold Messner.Hainz preferisce decisamente dedicarsi alle scalate e alla sua famiglia. Ha due figli, un maschio di 16 anni e una ragazza di 14 e mezzo. Con loro nessun problema di continuità generazionale: insieme al maschio ha partecipato a un contest di boulder a coppie – padre/figlio organizzato in Salewa. “Non male per un 51enne” dice Christoph, che ha anche conquistato il terzo posto nell’edizione 2012 del campionato delle guide alpine di Torino. Fra battute, risate e qualche punzecchiatura le due ore necessarie per raggiungere il rifugio Stevìa passano in un lampo. Si torna a valle per il sentiero 17 di San Silvestro. Per Christoph è già tempo di tornare ai suoi clienti. A uno degli ultimi, lo scorso luglio, l’ex ministro e attuale deputato Spd Frank-Walter Steinmeier, Christoph ha permesso di realizzare due sogni: la scalata dell’Ortles e la cima grande delle Tre Cime per la normale. A chi tocca avverare il prossimo? Info: http://www.christoph-hainz.com/
Silvia Fabbi
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