Software libero a Bolzano, oltre 500 alla SFScon
Un weekend in Alto Adige tra cultura digitale, libera conoscenza e applicazioni innovative per vivere (e condividere) la montagna. Sono stati oltre 500 i partecipanti alla diciottesima edizione della South Tyrol Free Software Conference (SFScon), la maggiore conferenza in Italia dedicata all’open source, il 16 novembre a Bolzano negli spazi del NOI Techpark. Oltre 40 gli speaker che si sono alternati al microfono sul palco, tra cui Josh Simmons di Google Usa, che ha incentrato il suo discorso sul tema del community building, Wolfgang Burtscher, direttore generale aggiunto del dipartimento Ricerca e Innovazione della Commissione Europea e Martin Englund del Palo Alto Networks.
I positivi effetti economici dell’uso di software liberi sono stati presentati da esperti del tema come Molly de Blanc e Patrick Masson, che hanno illustrato il punto di vista statunitense sul tema, mentre Matthias Kirschner ha parlato dell’impatto economico dei free software sul mercato europeo. Come ogni anno è stato consegnato anche il Free Software Award: per il 2018 è andato nelle mani di Paolo Dongilli, da due anni coordinatore del progetto FUSS, che dà la possibilità a studenti e insegnanti di usare a casa gli stessi «strumenti informatici» che utilizzano a scuola, del tutto gratuitamente.
Il venerdì e il sabato in parallelo sempre il NOI Techpark ha ospitato Vertical Innovation Hackathon, maratona d’idee innovative che ha visto sfidarsi 26 team, affiancati da undici mentor.
Vincitori del premio più ambito sono stati i ragazzi del team «Smart Bivouac», un trio di studenti dell’Università di Trento che avranno la possibilità di volare a San Francisco per poter presentare il proprio progetto davanti agli esperti della Silicon Valley, e inoltre hanno guadagnato un premio monetario dal valore di 15mila euro messo in palio dalla Stiftung Südtiroler Sparkasse, fondazione Cassa di Risparmio.
Il team formato da Carlotta Tagliaro, Francesco Ballerin e Alberto Bombardelli ha creato un portale web pensato per poter facilitare la vita ai frequentatori dei bivacchi in Alto Adige. L’idea è quella di rendere il bivacco più «smart» fornendolo di sensori per monitorare le condizioni esterne ed interne a distanza, oltre alla possibilità di prenotarlo e accedervi usando il codice ottenuto durante la registrazione. Un chiaro esempio di innovazione applicato alla crescita del turismo sul suolo altoatesino: «Sono state 24 ore davvero dure perché il prototipo che abbiamo presentato siamo riusciti ad ultimarlo solo nei minuti finali. L’esperienza è stata incredibile ed è difficile rendersi conto del premio che abbiamo vinto» ha dichiarato la padovana Carlotta Tagliaro.
«La nostra formula ha unito i migliori specialisti europei, protagonisti del programma della SFScon, con la creatività della maratona d’idee – spiega Patrick Ohnewein, coordinatore dell’Ecosystem ICT & Automation di IDM Alto Adige –. Così l’Alto Adige si è confermato per l’ennesima volta punto di riferimento per sviluppatori in grado di mettere a fuoco la loro creatività. Eventi che da un lato mettono in circolo idee e progetti vincenti, dall’altro testimoniano la capacità di innovazione dell’Alto Adige, luogo sempre più attrattivo per talenti e sviluppatori informatici».