Razzismo, le raccomandazioni all’Italia
Il CERD – Comitato Onu sulle discriminazioni razziali ha pubblicato le raccomandazioni per il governo italiano al termine della sua 80′ Sessione di lavoro che nelle scorse settimane aveva considerato il nostro Paese.
37 raccomandazioni precise e dettagliate che danno al governo chiare indicazioni sugli aspetti più delicati e sensibili in materia di violazione dei diritti umani nell’ambito della lotta al razzismo e delle discriminazioni, intese nel loro più ampio significato e che, come i diritti umani, non possono essere esaminate isolatamente ma nel loro insieme trasversale.
Il contributo della delegazione non governativa del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, la rete di 86 Organizzazioni Non Governative italiane, è stato, come per la sessione precedente del 2008, importante al fine di fornire integrazione e dettagli particolareggiati sulla situazione del Paese rispetto alle violazioni dei diritti umani in più settori della vita sociale.
Nuovamente e in maniera chiara e precisa il CERD attraverso le sue raccomandazioni ha inteso evidenziare come il nostro Paese nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, rischi di scivolare verso una posizione di discriminazione multipla con particolare riguardo ai diritti dei migranti, dei Rom e di tutti i segmenti vulnerabili della popolazione presente sul nostro territorio.
Ancora una volta e in linea con i pareri più volte espressi da tutti gli organi del sistema delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa che si occupano di diritti fondamentali, il CERD reitera la necessità di realizzare al più presto anche in Italia una Istituzione nazionale per i diritti umani, in linea con i Principi di Parigi che ne indicano competenze e garanzie e gli standard internazionali in materia, oltre ad evidenziare la necessità di coinvolgere in tale il processo della società civile e di chiedere il supporto tecnico dell’unità istituzioni nazionali dell’Alto Commissariato ONU per i diritti umani.
“E’ fondamentale per un paese, come il nostro, che si proclama a democrazia consolidata partecipare seriamente ai processi di esame da parte degli organi Onu. Auspichiamo quindi che le raccomandazioni che l’ONU rivolge al nostro Paese non cadano nel vuoto e che il governo adotti misure coerenti ed efficaci per combattere ogni forma di discriminazione razziale e razzismo” – ha dichiarato Carola Carazzone, portavoce del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani.