R.o.R Festival porta "Marte" a Nova Gorica, tra installazioni e arte contemporanea

Torna a Nova Gorica il R.o.R Festival, un festival internazionale di pratiche artistiche contemporanee, intermediali e performative, giunto alla sua sesta edizione. Dal 3 al 6 ottobre 2024, uniti dal tema “alter ego”, artisti e scienziati di fama nazionale e internazionale mettono in mostra i loro progetti artistici e di ricerca, all’intersezione tra scienza, arte e tecnologia. L’edizione di quest’anno del festival, insieme alla mostra e al programma di accompagnamento, coinvolge oltre 90 partecipanti provenienti da 10 Paesi: Austria, Italia, Giappone, Ungheria, Macedonia, Norvegia, Slovenia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Regno Unito.

Se l’anno scorso la Piazza Bevk (Bevkov trg) è stata occupata da una gigantesca Luna, affascinando residenti e visitatori, quest’anno sarà esposto il maestoso progetto MARS, creato in collaborazione con la NASA dall’artista britannico Luke Jerram. Il progetto è stato esposto in diverse location mondiali. In caso di condizioni meteorologiche estremamente avverse, l’installazione sarà visibile nella sala del Municipio di Nova Gorica.

Parte integrante del R.o.R Festival è il Sentiero della luce, che torna a brillare nel centro di Nova Gorica, guidando i visitatori del festival attraverso installazioni artistiche luminose e colorate. Quest’anno, la mostra all’aperto presenterà 15 installazioni d’arte in 11 luoghi.

Il significato di alter ego

«Il concetto di “alter ego” trascende le dualità psicologiche e risuona nella nostra ricerca di comprensione dell’universo e di noi stessi – spiegano i promotori di BridA, istituzione per l’arte contemporanea che ha ideato il festival –. Guardando l’infinito cielo notturno, Marte è il più affascinante dei nostri vicini celesti e incarna sia lo spirito guerriero sia la possibilità di nuovi inizi. Avvolto da una polvere color ruggine, il pianeta evoca la nostalgia di antichi miti in cui era il guardiano dei soldati e un simbolo di valore. Nei tempi moderni, Marte ha un duplice scopo: ci costringe a confrontarci con i nostri dilemmi attuali – conflitti globali, degrado ambientale – e allo stesso tempo alimenta la nostra immaginazione e le nostre ambizioni di esplorazione futura. Ci invita a cercare connessioni più profonde, non solo con l’universo ma anche tra di noi, e ci incoraggia a riflettere più profondamente sulla nostra esistenza comune».

«È in questa luce trasformativa che possiamo osservare gli innovativi progetti artistici della R.o.R. di quest’anno – prosegue la presentazione –. Come l’esplorazione di Marte, questi progetti ci invitano a entrare in aree di creatività che sfidano le nostre prospettive e stimolano la nostra comprensione dell’identità. Creando un “altro sé”, gli artisti coinvolgono il pubblico in una profonda auto-riflessione e in un’esplorazione collettiva, permettendoci di sperimentare la nostra realtà con nuove interpretazioni e narrazioni fantasiose. Questa interazione tra scienza, mitologia e arte crea un ambiente unico che arricchisce la nostra comprensione dell’universo e del nostro posto in esso. Mentre ci troviamo sull’orlo della scoperta e guardiamo l’orizzonte marziano, ci viene ricordato che nella vastità dell’esistenza si nasconde l’opportunità di rinnovamento, di speranza e di una comprensione sempre nuova di ciò che significa essere umani».

Le opere in mostra

Sono 11 gli artisti e collettivi che espongono i loro lavori: Tis Aly, Janez Grošelj, Luke Jerram, Tatiana Kocmur, LuMenArtist, Circus Lumineszenz, Eva Mulej, Pia MYrvoLD, Urša Rahne, Liza Šimenc, Lightspray Visual. Il festival presenta in anteprima due opere create durante il programma di residenza R.o.R a Šempas, ispirate dal paesaggio di Goriška e dalle storie e dalla storia della regione. Il lavoro che ne è scaturito si intitola Tactical Particles of Contradictory Temporality.

L’artista norvegese Pia MYrvoLD presenterà LightHackSculptures – Rivers, un progetto da lei concepito nell’ambito del programma di residenza del festival R.o.R. Il progetto è tematicamente legato al fiume Isonzo. L’installazione spaziale è una sorta di conglomerato di elementi diversi, poiché comprende, oltre a una composizione centrale sotto forma di colonne verticali formate da forme bidimensionali tagliate al laser, una scultura tridimensionale a parete orientata orizzontalmente e una proiezione video (Cube Waves, Turquoise), che è un riflesso del fiume. Anche i corpi luminosi integrati nella scultura si illuminano nella caratteristica scala cromatica dell’Isonzo, che è di fatto il filo rosso dell’intero progetto. Un ruolo importante è svolto anche dall’interscambio di forme/elementi orizzontali e verticali che, insieme alla dinamica di luci e suoni mutevoli, illustra la potenza del flusso del fiume.

Il duo ungherese Lightspray Visual (Fényszórók) ha scelto come fonte di ispirazione le città di confine di Nova Gorica e Gorizia e il fiume Isonzo, che è l’elemento di collegamento dell’intera opera. Il lavoro che ne è scaturito si intitola Tactical Particles of Contradictory Temporality.

Piazza Bevk (Bevkov trg), come anticipato, ospiterà il magnifico progetto MARS, creato da Luke Jerram in collaborazione con la Nasa.

Il festival R.o.R insieme ad artisti di fama mondiale coinvolger anche gli studenti della Scuola di Musica di Nova Gorica, varie associazioni amatoriali e l’Università di Udine.

Il programma è disponibile sul sito web del festival.

Il R.o.R Festival fa parte del programma ufficiale della Capitale europea della cultura ed è cofinanziato dal GO! 2025 – Capitale europea della cultura, Nova Gorica.

Photo: Artist Luke Jerram with his Mars artwork. Photo (c) David Chan

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