Pùblica, "Commedia italiana"

#debtocracy

Pùblica, il settimanale del quotidiano portoghese Publico, ha dedicato all’Italia un’analisi a firma di Jorge Almeida Fernandes “A crisi italiana é politica, nào de especuladores” (edizione 17 luglio).

In copertina: “Itàlia uma crisi séria que parece comédia” (Una crisi seria che sembra commedia). L’articolo del settimanale ha come sfondo una foto della torre di Pisa, che pende sul simbolo dell’Euro.

«Dopo aver attaccato Grecia, Irlanda e Portogallo il panico bussa alla porta dell’Italia. La stagnazione è il principale fattore di rischio nell’economia italiana. Ma l’incendio è stato appiccato per la irresponsabilità di Berlusconi, che ha creato un clima di incertezza politica. Combinata con la stagnazione, si è formata una tempesta perfetta».

«Il giorno 8 luglio la borsa di Milano ha cominciato a “ardere”. Ed è stato un “giovedì nero”. L’11 luglio è andato peggio ed è stato “un lunedì nero”, poi non avrei altri aggettivi disponibili», scrive Jorge Almeida Fernandes. «Il vento aveva cominciato a cambiare con una telefonata della Cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha svegliato nel sonno Silvio Berlusconi. Fustigati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i politici hanno reagito e hanno trovato un accordo. E’ stata l’approvazione più fulminea di un piano di risanamento finanziario nella storia della Repubblica italiana».[…]

«Deindustrializzazione. Il Prodotto interno lordo italiano è cresciuto del 2,43 per cento tra il 2000 e il 2010, quello del Portogallo è cresciuto del 6,47. Per il 2011, l’Italia prevede un “salto” dello 0,9». […]

«Riforme. Oggi la società chiede riforme ma il sistema politico non risponde…Il politologo Luca Ricolfi (sociologo e professore all’università di Padova, ndr) ha pubblicato nel 2007, L’arte del non governo, che passava in rivista la successione di riforme mancate e le relazionava allo stile della politica italiana. “Ammirabili artisti del non governo reggono la sorte del Paese, fingendo di stare continuamente e disperatamente a fare, decidere, governare ma nella realtà cercando appena di nascondere che stiamo fermi, immobili, vittime di un crudele incantamento”. Questa volta sarà differente, garantito. Per ora, il piano di Tremonti è stato approvato e con misure più severe. Quando la borsa “arde”, le cose diventano serie».

#silentrev: Il Portogallo è andato in bancarotta come Grecia, Irlanda e Islanda. Gli islandesi però hanno rifiutato di pagare il debito delle banche con un referendum, che ha evitato l’aumento delle tasse e i tagli alla previdenza. La costituzione d’Islanda poi, la scrivono i cittadini in Internet: La rivoluzione silenziosa

[post-it #Internazionale dedica la copertina a “No logo dieci anni dopo. La storia ha dato ragione al movimento, l’articolo di Naomi Klein”]

Ma.Gal

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