Paolo Nori presenta "Sanguina ancora" a Padova. Dopo il rifiuto della Bicocca, l'invito allo Stabile del Veneto
Paolo Nori presenterà a Padova il suo libro Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij edito da Mondadori e finalista del Premio Campiello. Dopo l’annullamento del corso sulla letteratura russa da parte dell’Università Bicocca di Milano, per «evitare polemiche» a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, Nori è diventato un caso. E nonostante il dietrofront dell’ateneo milanese, che aveva deciso di invitare comunque lo scrittore, quest’ultimo aveva infine declinato l’invito, scosso per un rifiuto che sapeva di (auto)censura.
Ora è il Teatro Stabile del Veneto ad aprire le porte allo scrittore e studioso parmense. E ad orgnizzare un incontro con Paolo Nori che si terrà al Teatro Verdì di Padova il 15 maggio alle ore 11.
«Ci sono molti modi per reagire a questo momento drammatico. Noi crediamo che quello che spetta al mondo della cultura sia capire e aiutare a capire – ha detto il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto –. Pochi libri come quello scritto da Paolo Nori su Dostoevskij aprono varchi e suggeriscono percorsi, perché pochi autori come Fedor Michajlovič sono capaci di farci ragionare sul valore dell’umano. Ogni qualvolta la cultura si chiude e pone limiti alla libertà del comunicare, aiuta un fucile ad aprire il fuoco e un regime a rinchiudere il pensiero in un gulag. Lo abbiamo imparato ai tempi di Solženicyn e degli autori del dissenso in Unione Sovietica e anche allora furono quegli intellettuali che si erano nutriti delle parole di Dostoevskij a illuminare la via che, sola, porta alla libertà e alla pace. A nome di tutta la comunità del teatro, ringrazio il professor Paolo Nori che ha accettato il nostro invito a parlarci di uno dei grandi scrittori russi figlio del suo popolo e della sua grande storia».
Foto: Paolo Nori (a destra) con lo scrittore ceco Patrik Ouředník (a sinistra), di Stefano, CC BY-SA 2.0, via Wikipedia