Montagna, il decalogo dell'abbigliamento

Le temperature iniziano a scendere e tra poco riaprono le piste da sci. Ma per gli amanti delle camminate, il tardo autunno e  l’inverno offrono comunque la possibilità di interessanti passeggiate a quota più bassa e ciaspolate laddove la neve è scesa copiosa. Un occhio al guardaroba per vedere se è tutto a posto può aiutare a non trovarsi impreparati alla vigilia della prima escursione a basse temperature ed è un utile ripasso per le procedure di sicurezza da adottare anche in estate e in generale ogni qualvolta si va in montana.

I consiglio del Cai in questo ci vengono in aiuto. Di fatto valgono per tutte le stagioni. Punto primo: con le temperature autunnali una felpa è l’ideale, ma da sola non basta. L’abbigliamento va scelto in funzione del clima, della stagione, delle previsioni metereologiche e dell’altitudine che si pensa di raggiungere. Tanto per essere chiari anche in piena estate sopra i duemila metri si può essere sorpresi da una nevicata. Ed essere attrezzati in modo adeguato ci consente di non metterci in pericolo. Per quanto riguarda le calzature la raccomandazione è quella di portare sempre scarponi o scarponcini da trekking per garantire una presa adeguata su qualunque terreno. Utile portarsi scarpe da ginnastica per i tratti più agevoli e asciutti, per il relax nelle soste e nel rifugio. In inverno e, se si sale oltre i 2 mila metri anche in estate, sono obbligatori, oltre alla felpa, necessaria anche per quote più basse, anche giacca a vento in goretex o piumino e pile, e pantaloni impermeabili e caldi per la neve o la pioggia. Vanno portati anche  guanti e berretto, per affrontare pioggia o nevischio. E non dimenticate la cosa più importante: la montagna è imprevedibile. Portate sempre un capo di abbigliamento in più. Peserà nello zaino, ma vi sarà utile in caso di necessità.

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