Ecco perché vi trasferirete in Norvegia

Il precedente post “Tutti i motivi per non trasferirsi in Norvegia ha ricevuto molti commenti e critiche. Scrivo sia in risposta a queste, sia per completare il quadro “pro e contro del trasferirsi”.

Alcune precisazioni:

  • Alcuni lettori hanno notato che non ho menzionato alcuni aspetti positivi, come il costo della vita rapportato ai salari. Questa “dimenticanza” è stata volontaria, in quanto l’obiettivo del post (come rivelato dal titolo) era sottolineare solamente gli aspetti negativi riscontrabili appena arrivati in Norvegia, con i risparmi in tasca in euro e, come succede spesso, senza un lavoro.
  • Nel post avevo scritto che un bilocale costa a partire da 1,000 euro al mese: questo significa che il prezzo può solo salire. Per un bilocale in centro a Stavanger il prezzo medio è di circa 1500 euro. Nelle grandi città 1000 euro al mese molto difficilmente sono sufficienti.
  • Sono la prima a ritenere giusto e normale che i sussidi di disoccupazione vengano elargiti a chi ha pagato le tasse, ma ho conosciuto molti immigrati che, in attesa di un impiego, si sono precipitati a compilare i moduli per l’assistenza finanziaria e sono rimasti delusi scoprendo di non averne diritto.
  • Quando dico che alcuni prodotti alimentari qui sono molto cari, ad esempio l’olio d’oliva a 10 euro la bottiglia (0,5 l), intendo dire che quello è il prezzo minimo a cui lo si trova di solito nei supermercati. Qualcuno ha scritto che io vivrei nella bambagia, in quanto l’olio a 10 euro si trova anche in alcune regioni italiane. Lungi da me metterlo in dubbio, ma proprio perché nella bambagia non ci ho mai vissuto, mi sono sempre preoccupata di acquistarlo a prezzi inferiori, cosa fattibile nei supermercati italiani.
  • Per quanto riguarda il clima, mi hanno fatto notare che anche in alcune regioni italiane fa freddo a maggio. Sì, soprattutto quest’anno si sono registrate temperature molto basse in Italia. Ma comparare i due paesi per il clima reputo sia un po’ esagerato: qui le temperature MEDIE raramente arrivano a venti gradi in estate. Quando succede scatta il delirio generale con tuffi nell’oceano gelido. A meno che si sia verificata una glaciazione negli ultimi dodici mesi, nella zona alpina da cui provengo, altitudine 800 metri slm, in estate si arriva comodamente sopra i venti gradi.
  • E’ stata criticata la scelta della pizza come termine di confronto prezzi al ristorante: avrei potuto usare le pinnekjøtt, ma ho pensato che il paragone sarebbe risultato di più difficile comprensione per un italico lettore. :)

Insomma, ciò che può apparire scontato a chi si è già informato può essere utile a chi solo ora si interessa alla Scandinavia e vuole evitare brutte sorprese.

Detto questo, ci sono molti, moltissimi lati positivi nel vivere qui. Scrivere questo post è stato difficile, in quanto ho cercato di sommare ragioni oggettive e soggettive, nel tentativo di dare un quadro completo.

Lo stile di vita norvegese, diverso da quello a cui siamo abituati, apporta una serie di benefici sulla salute, sulle relazioni sociali e sul modo di pensare, percepibili solamente nel lungo periodo.

Sicuramente ho dimenticato qualcosa, le aggiunte di chi legge sono sempre benvenute!

Ecco quindi, l’altra faccia della medaglia, quella sorridente.

norvegiacapretta

COSTO DELLA VITA: Gli affitti, come ho detto, sono elevati. Aggiungo però che sono proporzionati ai salari. Date le condizioni climatiche, quasi tutti gli alloggi sono costruiti in buone condizioni di isolamento termico. Il riscaldamento è quasi sempre elettrico e le bollette fin qui pagate risultano meno costose di quelle italiane. Molti norvegesi acquistano prodotti on-line su siti inglesi o americani risparmiando così parecchio, ma fanno sempre attenzione a non superare la soglia oltre la quale si devono pagare le tasse di importazione. La spesa alimentare rappresenta una bella fetta delle uscite mensili, ma si può assottigliare con alcuni accorgimenti: i norvegesi cercano di mangiare il più possibile prodotti di stagione non importati, nei week end raccolgono frutti selvatici, vanno a pescare, sfruttano ciò che la natura offre. Come ha fatto notare un lettore residente a Oslo, molte persone nel fine settimana attraversano il confine svedese per fare scorta di carne, alcool e sigarette. Inoltre, è possibile acquistare prodotti mediterranei a buon prezzo nei negozi alimentari gestiti da immigrati.

LAVORO E TASSE: Le condizioni di lavoro sono, di solito, migliori che in Italia. I salari, CONTEGGIATI LORDI, sono più alti di quelli italiani. Se siete interessati a vedere il salario annuo percepito dalle varie figure professionali, potete consultare il sito “utdanning.no”. Qui possiamo vedere che un cameriere prende circa 250,000 nok. Un commesso di boutique circa 340,000. Un idraulico 340,000. Un ingegnere nel campo petrolifero circa 700,000. Un professore universitario dalle 500,000 a 1,000,000 nok, ecc. Le tasse sono elevate, mediamente ammontano al 36% dello stipendio lordo, ma possono anche raggiungere più del 40% nei salari più elevati. Questo alto sistema di tassazione si riflette tuttavia in servizi spesso efficienti per tutte le fasce di popolazione. Senza contare poi le detrazioni a cui si ha diritto nei primi due anni di residenza e lavoro in Norvegia. Chi, come me, detesta fare contabilità, qui è sollevato da un grande peso: la dichiarazione dei redditi arriva a domicilio già compilata, gratuitamente. Questo significa però che lo Stato ha accesso a tutte le informazioni riguardo la tua situazione economica, cosa che in altri paesi verrebbe additata come invasione della privacy. Ogni dipendente ha diritto a cinque settimane di ferie pagate l’anno, a cui si aggiungono i giorni festivi durante l’anno. L’orario di lavoro è solitamente dalle 8 alle 16, comprensivo di mezz’ora per il pranzo. Molto raramente viene richiesto di fare straordinari. Pochissime persone lavorano nel week end, in quanto la maggior parte dei servizi sono chiusi. I genitori possono richiedere permessi pagati qualora il figlio sia malato o debba sottoporsi a visite mediche.

ISTRUZIONE GRATUITA: l’istruzione pubblica, dalla scuola materna fino all’università, è gratuita. Molti corsi universitari, soprattutto Master Degrees, sono offerti anche in lingua inglese. Il sistema scolastico norvegese promuove gli scambi con l’estero già dalle scuole superiori e i tirocini pratici. Sono presenti inoltre molti corsi di formazione professionale, che permettono di conseguire una specifica qualifica e un più facile accesso al mondo del lavoro. Il sistema scolastico norvegese è molto differente da quello italico e non è estraneo a critiche;gli dedicherò al più presto un nuovo post.

Personalmente, ciò che mi ha fatto innamorare della Norvegia e che quotidianamente mi convince di aver fatto la giusta scelta, è un insieme di fattori ambientali e stile di vita.

IL TEMPO: qui sembra che la vita vada più piano. Se siete affascinati dalla vita frenetica delle metropoli, la Norvegia non fa per voi. Qui si finisce di lavorare presto, per cui si ha tempo per fare la spesa, per andare in palestra, per stare con la famiglia. In inverno il buio arriva presto e lascia il tempo per leggere un buon libro e sorseggiare una tazza di tè. In estate il sole scende così tardi che si può passeggiare fino alle undici di sera, assaporando il tramonto. Ho visto le facce spaesate dei turisti che fissano le vetrine dei negozi chiusi nei week-end, abituati a mille distrazioni per colmare il tempo libero: si guardano intorno perplessi alla ricerca di una soluzione. Qui le giornate scorrono lente, la socializzazione non è così obbligata, si può attendere il bus accanto a un estraneo e non scambiare una parola, si ha più tempo per stare con se stessi e per fare davvero ciò che fa stare bene.

LA NATURA E LO SPAZIO: i paesaggi norvegesi sono annoverati tra le meraviglie del mondo. Qui la natura è ovunque, è sufficiente uscire di casa per passeggiare tra i prati, attraversare un bosco o correre sulla spiaggia. Anche a Oslo, la capitale, è sufficiente prendere la metropolitana per qualche fermata dal centro per trovarsi immersi nella natura. Le stagioni cambiano offrendo luci e colori nuovi da ammirare. Non è inusuale passeggiare per ore senza incontrare nessuno e, quando all’orizzonte appare un altro escursionista, ci si scambia un sorriso d’intesa come a dire: “Hai visto che pace?”.

ATTIVITÁ: le numerose strutture sportive permettono di praticare sport anche nei mesi più freddi: quasi ovunque sono presenti piscine, palestre, campi da volley coperti. Le biblioteche hanno un catalogo sempre aggiornato di libri, a cui si aggiungono cd di tutti i generi musicali, film e serie televisive. La sezione dedicata all’infanzia invita alla lettura con poltrone colorate, ceste di matite per disegnare e dvd dei cartoni animati. I comuni incoraggiano la socializzazione organizzando corsi di ogni genere e attività culturali nei week-end. Le città sono ricche di mostre, spettacoli e concerti di artisti internazionali. E questo è un altro, grande lato positivo di vivere in Norvegia: è possibile assistere a concerti di artisti che in altri paesi riempirebbero stadi in auditorium di modeste dimensioni, con ottima acustica e visuale!

OPPORTUNITA’: in Norvegia esiste la meritocrazia. Almeno, molto più che in Italia. E’ vero, nel curriculum esiste la voce “referenze”, ma con queste si intendono i precedenti datori di lavoro e colleghi; chi, insomma, ha avuto modo di vedere come lavorate. Per un norvegese è molto importante sapere di essere già stati “accettati” da un altro suo connazionale. Le differenze di genere non rappresentano quasi mai un ostacolo alla carriera: ci sono uomini che lavorano all’asilo nido e donne che guidano le ruspe, per intenderci, e nessuno ci trova nulla di strano. La possibilità di fare carriera non è vincolata da requisiti anagrafici: qui dopo i vent’anni sei un adulto e, se ti dimostri capace, sei pronto a responsabilità più grandi.

Voi che ne pensate?

Camilla Bonetti

E adesso, se siete convinti, leggete:

Trasferirsi in Norvegia, istruzioni per l’uso

– Cercare lavoro in Norvegia

– Offerte di lavoro in Norvegia

e tutto il bellissimo blog di Camilla

– E se invece state pensando all’Australia….

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