"Storia Bene Comune", all'M9 di Mestre il primo festival della Public History
L’M9 di Mestre ospita il primo Festival della Public History: dal 27 al 30 maggio 2022, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, rievocazioni in costume, un’installazione di realtà virtuale, dibattiti e conversazioni sulla storia e la memoria pubblica del Novecento italiano, nel Museo del Novecento inaugurato nel 2018.
Il festival è promosso da AIPH – Associazione Italiana di Public History e M9, in occasione della IV Conferenza nazionale dell’AIPH, e ha per titolo “Storia Bene Comune”, in omaggio al Manifesto sulla Storia, firmato da Liliana Segre, Andrea Camilleri e Andrea Giardina.
Nel corso del Festival arriveranno in M9 oltre 300 operatori tra ricercatori universitari, giornalisti, archeologhi, bibliotecari, archivisti, creativi, operatori culturali e professionisti operanti nel settore della divulgazione storica e valorizzazione dei beni culturali. Saranno quattro giornate di incontri, confronti, discussioni e networking tra quanti sono impegnati a vario titolo nell’azione di formazione di cittadini consapevoli del passato nazionale e del patrimonio materiale e immateriale del nostro paese. Per M9, tra i soci fondatori dell’Associazione italiana di Public History (AIPH) dal 2016, ospitare sia la Conferenza sia il Festival di storia è una grande occasione di incontro e dialogo oltre che una conferma identitaria del suo ruolo attivo fra le istituzioni che studiano e valorizzano la conoscenza del Novecento ma anche di laboratorio della contemporaneità che racconta il presente e offre strumenti per interpretare il futuro.
La Public History (storia pubblica) è un campo delle scienze storiche a cui aderiscono storici che svolgono attività attinenti alla ricerca e alla comunicazione della storia all’esterno degli ambienti accademici, nel settore pubblico come nel privato. La PH lavora a contatto diretto con i suoi pubblici e le comunità locali e si rivolge a una audience molto ampia, fatta anche di appassionati e curiosi.
Le pratiche della Public History offrono occasioni e strumenti per la comprensione critica dei contesti storici e dei processi in atto, aiutando ad affrontare la loro complessità per contrastare interpretazioni del passato dettate da rancori o da presunte contrapposizioni “identitarie”.
Il Festival è realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, e sotto il patrocinio della Giunta Centrale per gli Studi Storici, la Società Italiana per lo Studio della Fotografia, la Società Italiana delle Storiche, l’Associazione Italiana Biblioteche, l’Associazione Italiana Docenti Universitari Scienze Archivistiche, il Festival dei Popoli, con la media partnership di Rai Cultura e Rai Storia.
«La IV conferenza dell’AIPH, è intitolata “Storia bene comune” perché la Public History, che si fa in pubblico e con il pubblico, propone una storia utile declinata sempre al presente e che possa sviluppare la coscienza civile del paese – afferma il presidente di AIPH Serge Noiret –. Gli storici hanno una responsabilità sociale che si esprime pienamente nella Public History. Attraverso le variegate forme di comunicazione e di narrazione del passato che l’Associazione italiana di PH promuove nel presente, la storia diventa valore di conoscenza civile fondamentale, aiuta a promuovere un diritto umano essenziale che è l’accesso e la conoscenza del passato e favorisce la diffusione di una cultura storica ambientale».
«La Public History è una preziosa risorsa per la coesione sociale perché favorisce la comprensione e l’incontro fra persone di differente provenienza, nazionalità e religione, di generazioni diverse e portatori di memorie talvolta contrastanti – aggiunge il direttore scientifico di M9 – Museo del ’900 Luca Molinari –. La Public History promuove inoltre lo sviluppo economico in settori strategici nel nostro Paese, in particolare nell’ambito dell’industria e del turismo culturale, operando per la tutela e la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale. Una visione in linea con le azioni di M9 che promuovendo questo primo Festival della Public History e supportando la IV Conferenza nazionale vuole favorire la crescita di una piena e consapevole cittadinanza, attraverso una diffusa conoscenza del passato al fine di superare pregiudizi e paure che si moltiplicano intorno a noi e alle quali non possiamo restare indifferenti».
Festival di Public History, il programma a M9 – Museo del ’900
27 maggio ore 21 – Auditorium Cesare De Michelis
Il Paese nelle mani. Cronaca di una storia in sette stragi
Una pièce di teatro-documentario sulle stragi di mafia del 1993, di Nicola Zavagli con Beatrice Visibelli
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link
28 maggio ore 17 – Chiostro M9
Rievocazioni di Mestieri medievali
A cura di Gilda Historiae APS di Sarzana e Gruppo storico “I Gatteschi” di Genova
28 maggio ore 18 – Chiostro M9
Le memorie del Fascismo e del Colonialismo italiano
Una conversazione con Michela Marzano, Giorgio Zanchini, Francesco Filippi, moderati da Claudio Panzavolta
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link
28 maggio ore 21 – Auditorium Cesare De Michelis
L’occhio di vetro
Un documentario di Duccio Chiarini prodotto da Asmara Films e Istituto Luce Cinecittà (2020).
Con introduzione di Vittorio Iervese (presidente Festival dei Popoli) e dialogo con il regista al termine della proiezione.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link
29 maggio ore 10 > 12 – Chiostro M9
Rievocazioni di Mestieri medievali
A cura di Gilda Historiae APS di Sarzana e Gruppo storico “I Gatteschi” di Genova
29 maggio ore 11 > 18 – Foyer M9
LA STANZA. Le memorie del Femminismo italiano degli anni settanta
Un’installazione interattiva di Virtual Reality a cura di Asterlizze
29 maggio ore 18 – Chiostro M9
Le memorie della Repubblica
Una conversazione con Anna Mastromarino, Patrizia Gabrielli, Maurizio Ridolfi, Filippo Focardi, moderati da Simonetta Fiori
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link
29 maggio ore 21 – Auditorium Cesare De Michelis
La scoperta dell’America di Cesare Pascarella
Un duo in musica e parole con Andrea Cota e Valerio Malorni
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link
30 maggio ore 10-13 – Foyer M9
LA STANZA. Le memorie del Femminismo italiano degli anni settanta
Un’installazione interattiva di Virtual Reality a cura di Asterlizze
La partecipazione a tutti gli appuntamenti del Festival è gratuita, con prenotazione obbligatoria.
Info e aggiornamenti sul sito di M9.