Londra è puttana, il Veneto si è sconfitto da solo

Londra 2012, restare o scappare. Il dibattito vira sul confronto con il Veneto dopo il post di Marco Tiozzo sulle Olimpiadi perse da Venezia. Ecco l’opinione di Matteo de Mattia. Per leggere tutti i post dedicati al tema visita la sezione speciale.

Tiozzo confonde alcune cose: Londra con l’Inghilterra. Egli vive a Birmingham, se non ho capito male. Dovrebbe conoscere l’Inghilterra meglio di come la descrive. Il Regno Unito é un’opportunità. Lo é? Se si parte da casa con una laurea in tasca e ci si rifugia dentro un dipartimento lo é. Se si parte per lavorare perché in Italia non c’é nessun tipo di lavoro puo’ esserlo molto meno.

Ci sarebbe da spendere posts su posts per raccontare come non sia tutto oro quel che luccica, e come la pirite della ricerca sia scambiata per oro di vita. La vita non é oro. Ne qui, Londra, ne li’, Veneto. Ma su una cosa Tiozzo ha ragione: il Veneto é chiesaiuolo (che non vuol dire cristiano, attenzione!), ripiegato su se stesso. Una terra bella che non vuol ascoltare piu’ i suoi poeti, le sue tradizioni nobili. Che preferisce le MissPadaniaBagnata a Zanzotto, l’ubriacatura facile di denaro alla sua degustazione.

Una terra tutto sommato ricca – anche se meno ricca di altre terre italiane, che per questo la sbeffeggiano – fatta da gente che s’é spezzata la schiena ma tenuta in mano da cialtroni che delle schiene dei loro genitori si son scordati. Una terra tutto sommato ricca, dicevo. Che pero’ fa di tutto per impoverirsi, moralmente, culturalmente. Fatti i soldi si poteva far la cultura, e invece.. Londra – non l’Inghilterra, ribadisco – é invece stata puttana, una puttana che ha fatto sentire tutti gli uomini coccolati, unici, indispensabili. A pagamento.

Ora, pero’, come novella Julia Roberts, ha deciso di cercare il suo principe azzurro e di dismettere certa robaccia. Con fatica, si rifà un trucco piu’ sobrio, cerca abiti meno indecenti. E chi glieli porta? Chi nel suo Veneto non ha trovato uno spiraglio, dico uno (e pur provandoci assai) per essere effective. Ma non solo Veneti. Gente di tutto il mondo. Che sfida continuamente l’ottusità britannica, al solo scopo di fare davvero la ‘capitale del mondo’ che Londra agogna essere. Senza di noi, noi foreigners, questa città non é nulla.

Allora, dal mio punto di vista, qual é la morale? Che il nostro Veneto poteva far meglio, farlo da prima, farlo senza sconfiggersi (si’, il Veneto NON é stato sconfitto. Si é sconfitto da solo. Per ignavia e inerzia e comodità). Londra é la città del controllo meno controllata d’Europa. Londra é bellissima, orribile, amabile, terribile. Londra é… VIVA. Potrà mai anche il Veneto esserlo, un giorno? Non é dato saperlo, allo stato delle cose. Gli Inglesi sono persone orribili. Non tutti. Molti di loro. Sono orribili le persone che inseguono il denaro quotidianamente, come certi londinesi fanno. Anche molti veneti inseguono il denaro. Non sono meno orribili. Londra é una capitale del mondo, una delle tre possibili (assieme a New York e Shangai). Sono orribili umanamente, chiedere agli Eritrei, che rimpiansero a lungo gli Italiani nel dopoguerra. Ci rimpiansero, e noi come li trattiamo? Dandogli fuoco. E’ il Veneto una bella regione? Comincio a pensare di no. Londra é una puttana accogliente. Meglio di certe mogli vindici e cattive, passatemi la metafora. E dunque, dove siamo? Siamo là dove tutte le mie parole, come le vostre (riferendomi a Tiozzo e Tretti), non servono a nulla. Londra fa schifo. Londra é Regina. Il Veneto fa schifo, il Veneto é bellissimo.

Matteo de Mattia

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