L’equivoco del nord est

Disclaimer: questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 22 settembe 2011

Diciamolo subito: anordestdiche è tutto un equivoco. I lettori spesso si chiedono se gli autori di questo sito siano tutti del Nordest d’Italia, di quella zona geografica che racchiude Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige. Risposta:  molti, non tutti, ma probabilmente sempre meno. E poi si chiedono (forse ci chiediamo) se questo è un blog o un sito d’informazione. Risposta: boh, è l’uno e l’altro, e sarà presto qualcos’altro ancora.

La verità è che anordestdiche è una suggestione. Nasce in un luogo (Padova e il nord est, che qualcuno ha politicamente chiamato Nordest facendo un casino pazzesco negli ultimi vent’anni); nasce come blog personale, come tensione puerile verso l’estero e il viaggio; diventa casualmente libro, chiude presto l’equivoco del dove, dell’origine, e se ne stacca. Ma rimane come suggestione. Perché l’a-nord-est-de-che  da smitizzare è soltanto l’incrocio di due punti cardinali continuamente riposizionabile e replicabile sulla cartina. Nient’altro. Potrebbe essere un sud ovest, un asudovestdiche, ad esempio.  Il Nordest è morto, viva il nord est!

Tant’è, eccoci qua, ecco questo sito: tanti blogger, tanti scrittori occasionali, tante storie. La volontà di raccontare il mondo (le sezioni di mondo che incrociano i nostri occhi) con occhio slow, slegato dai flussi informativi della cronaca internazionale, ma con serietà e onestà di stampo giornalistico (il sito sarà presto registrato come testata). Diari, reportage, spunti: niente altro. Il piacere della scrittura, della lettura, della scoperta del micro. Difficilmente troverete riferimento alle grandi notizie della terra. Ma se ciò avverrà sarà perché avremo qualcosa di serio (e di nuovo) e di visto con i nostri occhi da dire. Sempre e comunque il “nostro”: piccolo, minuto, infinitesimo, ma  il “nostro”. Visto, testato e pensato. Controllo, cura e onestà: per quanto micro, sono i (pochi) punti cardine di questo progetto.

Benvenuti in questa rete rete aperta quindi: è una continua porta girevole, tanti amici – molti dei quali giornalisti – che entrano, escono, tornano. Una community, una rete chiamatela come volete.  Ci sarà presto spazio per scambiarci segnalazioni, recensioni, opportunità che accrescano la nostra conoscenza del mondo.

Se vivete all’estero o se avete fatto un viaggio e avete qualcosa da dire, da raccontare a chi ancora non c’è stato questo è il posto giusto.

Non importa da dove venite, solo dove state andando.

Luca Barbieri

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