Le prime parole del nuovo direttore del Rossetti: «Teniamo viva la nostra creatività»
Il nuovo direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Paolo Valerio, ha presentato alla stampa progetti e obiettivi dell’istituzione che si appresta a dirigere.
Visibilmente emozionato nonostante la mascherina, Valerio non ha nascosto i problemi che si troverà ad affrontare a causa dell’emergenza Covid, ma ha chiarito che a suo avviso questo non è il momento delle polemiche e delle divisioni: “Non è il momento di creare fratture, vedremo quando si aprirà e come, con quali protocolli e quanto pubblico, ma credo che questo sia il momento di dedicarsi alla fase creativa. Credo sia inutile perdere tempo in previsioni o facendo e rifacendo calendari, staremo a vedere con pazienza e senza rassegnazione, ma dobbiamo sfruttare questa fase per avviare una sorta di clausura creativa per rinascere insieme grazie a grandi progetti”.
Dopo aver ringraziato il suo predecessore Franco Però – confermando che i progetti rimandati causa emergenza Covid saranno portati a temine – , il nuovo direttore ha sottolineato i punti di forza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e della città che ospita il Teatro Rossetti: “Trieste è una città affascinante e complessa, l’unica in Italia ad avere un assessorato ai teatri. Questo alimenta il mio entusiasmo per un lavoro creativo che porteremo avanti con la Compagnia dello Stabile, e ricordo che avere un compagnia non è scontato, non è obbligatorio”.
Riguardo al legame con il territorio Valerio ha ricordato “I “giacimenti culturali” del Friuli Venezia Giulia, terra di artisti di fama internazionali che hanno saputo lasciare il segno ora e per sempre e occorre comprendere come ci siano riusciti e come attorno a questo si possa costruire un progetto drammaturgico”.
Riguardo a questo aspetto, il direttore ha ricordato che quest’anno verranno celebrati i cent’anni dalla nascita del triestino Giorgio Strehler sottolineando come quest’ultimo abbia lasciato al mondo un’eredità fondamentale: “Ha fatto rinascere una drammaturgia e le sue parole ci accompagneranno per tutto l’anno”.
MB