L'anno delle locuste
La Palestina fu protagonista di uno delle più grandi e terribili piaghe che la storia moderna abbia mai visto. Girava l’anno 1915, un’ondata di locuste ha colpito tutta la zona della Palestina, comprese le aree limitrofe, spazzando via la maggior parte delle coltivazioni, le provviste di cibo e portando una ondata di malattie ed epidemie. Questa invasione di proporzioni epiche durò da marzo fino a giugno, portando a un livello molto critico l’approvvigionamento di cibo che già scarseggiava in quel periodo. Questa situazione ha portato così un grande afflusso di povertà e di malattie in tutto il paese; tra le città più colpite la città di Gerusalemme.
Oltre al disastro ambientale, questa piaga ha avuto un effetto negativo sui costi degli alimenti. Diversi prodotti ebbero incrementi a livelli mai visti prima. Il 25 aprile del 1915, il New York Times descrisse gli aumenti di prezzo: “Farina costa $ 15 al sacco. Patate sei volte in più rispetto al prezzo usuale. Zucchero e petrolio sono a prezzi inavvicinabili e il denaro ha smesso di circolare.”
“L’album delle locuste”
Alla luce di quei fatti, Djemal Pasha, il comandante supremo di Siria e Arabia, montò una campagna per sconfiggere la devastazione e incaricò i fotografi della “American Colony” di documentare l’avanzamento delle locuste ed il disastro ambientale. La American Colony creò così un progetto fotografico di nome “locust album” che documentava l’orda dal momento dell’arrivo fino alla fine della devastazione avvenuta col loro passaggio. Tra le prime pagine dell’album fu inserita una foto di un albero di fico prima e dopo l’ attacco delle locuste.
Questa documentazione fotografica serviva a testimoniare e dimostrare la catastrofe provocata dall’invasione di questi insetti. La “National Geographic” pubblicò un articolo scritto da John Whiting, membro della American Colony, dove raccontava il loro arrivo come grandi stormi neri, dalle dimensioni enormi: bastavano soltanto pochi minuti perché avvenisse una completa devastazione e distruzione.
“la Battaglia”
Il governo britannico ha cercato vari modi per bloccare ed eliminare l’avanzamento delle locuste e tra i metodi più usati furono:
1 – Creazione di grandi pozzi di raccolta delle locuste. Un volta riempiti, con l’aiuto della figura del “tramper” (camminatore/schiacciatore) venivano schiacciate le locuste.
2 – Creazione di grandi barriere di zinco nel deserto per bloccare l’avanzamento delle locuste nelle città e nei villaggi.
3 – Enormi trappole a forma di cespugli artificiali furono creati per attrarre le locuste, che poi venivano incendiati una volta riempiti.
4 – Spargimento di veleno tra i cespugli.
5 – Venivano usate le carcasse di animali come esche per attrarre le locuste.
6 – Aratura delle uova delle locuste.
7 – Creazione di avamposti nel deserto, fuori dai villaggi e città, per monitorare lo stato d’avanzamento delle locuste.
Fatima Abbadi
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