Lagunaria di Giovanni Pellegrini arriva al cinema: Venezia tra cambiamento climatico e invasione turistica
Arriva in sala martedì 4 aprile il film Lagunaria di Giovanni Pellegrini, un racconto fantastico immerso nelle acque della laguna veneziana, con la voce narrante di Irene Petris e la colonna sonora di Filippo Perocco. Il documentario mostra, attraverso lo stratagemma narrativo di uno racconto dalla Venezia del futuro, alcune delle sfide epocali che la città e il suo ecosistema affrontano oggi. Prime tra tutte gli effetti del cambiamento climatico e la “monocoltura” dell’economia turistica.
Prodotto e distribuito da Ginko Film e realizzato con il sostegno della Regione Veneto e della Veneto Film Commission, Lagunaria è stato presentato in numerosi festival internazionali, tra cui il Matsalu Nature Film Fest in Estonia, Ecocup in Russia, Another Way Film Festival in Spagna e il Salem Film Fest negli Usa. Il film è distribuito nelle sale ad aprile e maggio in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Sicilia con una serie di proiezioni evento accompagnate dal regista e da un rappresentante delle principali realtà coinvolte nel film, a cominciare da Legambiente.
Le date in Veneto
Il regista e i personaggi principali del film saranno presenti per incontrare il pubblico alle proiezioni di martedì 4 aprile ore 20.30 al Cinema Rossini di Venezia, mercoledì 5 aprile ore 20.30 al Cinema Edera di Treviso, giovedì 6 aprile ore 21.00 al Cinema Lux di Padova, martedì 11 aprile ore 20.30 al Cinema Dante di Mestre, giovedì 13 aprile Cinema Teatro Araceli di Vicenza, venerdì 14 aprile ore 17.00 Cinema Astra del Lido di Venezia, mercoledì 19 aprile ore 19.30 Cinema Italia di Montebelluna, mercoledì 26 aprile Cinema Teatro Duomo di Rovigo, sabato 29 aprile a Rosolina e martedì 16 maggio al Cinema Rivoli di Verona.
La trama
Una misteriosa narratrice racconta che nei porti di tutto il mondo si parla di una mitica città sorta dalle acque. Le storie di alcuni suoi abitanti mostrano una quotidianità fatta di barche e un profondo rapporto con la laguna che la circonda, con gli animali che la popolano e le sue isole evanescenti. È mai esistita quella città? Ha retto al cambiamento climatico? È sopravvissuta alle pestilenze? Si è trasformata in un parco turistico o i suoi abitanti sono riusciti a trovare un nuovo modo di vivere assieme?
Invece che puntare il dito, Pellegrini sceglie l’aura di un’epica senza tempo nella quale avvolgere tematiche attualissime e drammatiche di Venezia. Un reportage al contrario che stravolge la prospettiva attraverso la quale osservare il momento cruciale nel quale si trova questa città, momento in cui è in gioco la sua stessa sopravvivenza. Grazie alle stupefacenti immagini del luogo e alla musica straniante del compositore Perocco, il regista fa emergere la protagonista del film e il trait d’union che lega spazi, personaggi e leggenda: la laguna. Laguna che, con le sue acque che la lambiscono, con la sua fragilità e la sua forza, è forse rimasta l’ultimo luogo dove ancora è possibile cogliere l’anima autentica di Venezia.
Alcune immagini del film
«“Lagunaria” può essere letto in molti modi – commenta il regista Giovanni Pellegrini –. Può essere un sguardo, mitico e al tempo stesso attuale, sull’evolversi di un luogo unico come Venezia ma il film racconta anche problematiche estremamente contemporanee e che accomunano molte altre città: il cambiamento climatico e l’overtourism».
Pellegrini popola il documentario di abitanti impegnati a proteggere Venezia e le sue forme di vita. Proprio come la città stessa, anche loro sono uniti tutti da un profondo legame con le acque della laguna. Oltre al sostegno della Regione Veneto e della Veneto Film Commission, film è stato realizzato anche grazie a un crowfunding che ha coinvolto centinaia di donatori e le sue riprese sono durate oltre cinque anni.
Diplomato in cinema documentario al Centro sperimentale di cinematografia nel 2012, Pellegrini dopo il suo esordio alla regia con Bring the Sun Home, presentato al 66mo Locarno Film Festival, ha concentrato il suo lavoro su tematiche legate alla città di Venezia con i film Aquagranda in Crescendo e La Città delle Sirene. Nel 2020 è tra i fondatori della casa di produzione e distribuzione Ginko Film insieme ai registi Chiara Andrich e Andrea Mura. È insegnante di vela al terzo, che si pratica con barche a fondo piatto della laguna veneta.