La transumanza della pace sbarca al Candiani

Ci saranno pure le vacche, quelle vere. Domani, mercoledì (ore 17.30) al centro culturale Candiani di Mestre verrà proiettato “La transumanza della pace”, il road-movie di Roberta Biagiarelli e Gianni Rigoni Stern (il figlio del Sergente nella neve).

Foto di Bianca Pasquini

«Quando sono arrivato è stato un po’ come sentirmi a casa, sul mio altopiano. Le stesse montagne ondulate, gli stessi pascoli. Ricordano un po’ Foza, un po’ Stoccareddo. Anche la gente è buona e ospitale». E’ l’agosto del 2009 quando Gianbattista Rigoni Stern arriva per la prima volta a Sucéska, piccolo villaggio a dieci chilometri da Srebrenica, in Bosnia. In un anno e mezzo ci è ritornato dieci volte, una ogni quaranta giorni. L’ultima, era l’anti-vigilia, quasi fosse Babbo Natale (e un po’ in effetti ci assomiglia), Rigoni Stern ha portato con sè un dono speciale per questa piccola e poverissima comunità che da allora ha adottato: 48 manze di razza rendena e unsogno, quello di uno sviluppo sostenibile fatto di agricoltura, latte e formaggio, che aiuti la gente a vincere la lotta per la sopravvivenza. Così comincia il pezzo di Luca Barbieri che raccontava la genesi di questo lavoro sul Corriere del Veneto (clicca qui per leggerlo).

In questo momento storico voglio fare cose necessarie, concrete, e questo posso farlo solo con compagni di viaggio che condividono la mia stessa necessità, e che con il teatro a volte, non c’entrano nulla. Così è nata l’idea della Transumanza della Pace, con la complicità, l’esperienza sul campo e la caparbia volontà di Gianni Rigoni Stern da Asiago” spiega Roberta Biagiarelli. Non resta che andarselo a vedere, domani.

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