La profezia di padre Dall'Oglio rapito in Siria

“Siria è il paese dei sogni infranti, il paese dell’abbandono internazionale, vittima degli egoismi globali, dell’inconsistenza democratica, delle perversioni religiose”

dall'oglioSembrano quasi una profezia, a rileggerle oggi, apprendendo del suo rapimento, le parole di Padre Paolo Dall’Oglio. La sua voce, da trent’anni, è una voce dal deserto. Dal deserto della democrazia e della libertà religiosa. Dal deserto della nostra rimozione del Medio Oriente. Dal paese dell’abbandono internazionale e delle perversioni religione. Proprio quelle che ora sembrano tenerle in ostaggio. Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita fondatore della comunità monastica di Mar Mousa Al Habachi (San Mosè l’Abissino), nel deserto siriaco vicino a Nabak, a nord di Damasco, ora è stato rapito. Non è difficile capire perché. Una delle poche voci da 30 anni sempre testimone sul campo, fautore del dialogo interreligioso, oppositore del governo Assad, Dall’Oglio è scomodo per tutti: anche per quel gruppo di opposizione jihadista che pare averlo rapito per le strade di Raqqa.

 

Già due anni fa con l’“Appello di Natale 2011”, pubblicato dal mensile internazionale dei Gesuiti “Popoli” diceva;

“Qualunque cosa accada nel nostro Paese (la Siria, ndr), qualunque strada prendano gli eventi e a prescindere dalle conseguenze che porteranno con sé, noi discepoli di Gesù, rimarremo solidali di ogni siriano senza guardare alla sua appartenenza politica, religiosa, tribale o linguistica…”.

Nell’introduzione a Siria, avventure in un Paese negato, scrive:

“Ora la Siria è il paese dei sogni infranti, il paese dell’abbandono internazionale, vittima degli egoismi globali, dell’inconsistenza democratica, delle perversioni religiose. La Siria è lì magnifica, accogliente, multicolore e struggente memoria collettiva della civiltà mediterranea colta alla sua fonte orientale, ma i nostri avventurieri hanno diversi occhiali per guardarla e questo è un pregio non da poco. In fondo sentendo i loro racconti e rileggendoli ora nell’ebook ero io a riscoprire sempre nuova, nuovamente sorprendente la mia Siria”.

Quasi una profezia. Paolo dall’Oglio è autore di un libro, La sete di Ismaele”, con Paolo Rumiz.

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