
La notte che cadde il Muro, il nuovo romanzo di Mauro Buffa
Si chiama La notte che cadde il muro la nuova prova narrativa di Mauro Buffa, autore di reportage di viaggio con cinque titoli pubblicati da Ediciclo che spaziano dalla Siberia, al deserto australiano agli USA fino al Giappone. Per la seconda volta Buffa si cimenta con il genere romanzo ambientato stavolta in un preciso momento della storia recente: i mesi che precedettero la caduta del Muro di Berlino.
Le vicende storiche sono viste dal basso, cioè dagli occhi di uno studente universitario che a differenza di molti suoi coetanei non sogna una borsa di studio in America ma è piuttosto incuriosito dai paesi oltrecortina. Gino, così si chiama, giovane di estrazione popolare non troppo politicizzato ma interessato a scoprire un mondo di cui si sa poco parte per Rostock nella DDR per un mese di studio dove entra in contatto con i suoi coetanei del blocco orientale e ne resta incuriosito. Tornato a casa per mantenersi agli studi tra un esame e l’altro svolge diversi lavori dal raccoglitore di mele, allo spalatore di neve, al lavapiatti in un hotel di montagna. Il mondo dell’università e del lavoro sono descritti con disincanto e ironia con l’aggiunta di situazioni esilaranti e costituiscono quasi una storia nella storia.
Ma torniamo alla DDR. Gino stavolta fa domanda per frequentare un intero anno accademico. Ci riesce e viene destinato alla facoltà di economia di Berlino Est. Tutto sembra andare per il meglio, il piano di studi, gli amici, il fermento della società, siamo infatti nell’autunno del 1989 e la situazione politica si sta muovendo. In un crescendo di avvenimenti descritti con minuzia di particolari d’ambiente e del mondo studentesco tedesco orientale, Gino si trova ad assistere alla caduta del Muro e di un intero mondo che sembrava immutabile.
La notte che cadde il Muro, Mauro Buffa, edizioni Ensemble, 16 euro