La musica araba: il suono dell'oud

Quando si parla di Musica Araba, dobbiamo avere la concezione di immergersi all’interno di un universo vasto ed infinito di ritmi, suoni ed echi di anni ed anni di storia e conquiste, dai monti dell’Atlante e al Sahara in Africa, dal Sudan, Egitto, Palestina, Libano, Siria per poi scendere verso la Penisola Arabica, Yemen, Oman, il golfo Persico per poi risalire fino ad arrivare alle rive dell’Eufrate. Un patrimonio musicale ricco e multietnico che ha avuto origine sin dall’antichità sumera e babilonese, e che ha guadagnato il massimo della raffinatezza e completezza durante il periodo della presenza araba in Andalusia e alla trasformazione in musica araba orchestrale del 20° secolo.

In questa grande dimensione musicale ci si può abbandonare nella musica Berbera antica, ricca e diversa allo stesso momento di stili musicali – dalle cornamuse ed oboe (stile celtico) alla musica pentatonica (che ricorda la musica cinese) – il tutto combinato con ritmi africani e la narrazione delle leggende del posto; la musica beduina, dove l’elemento principale è la rimembranza tramite canti poetici di lunghi viaggi, dove il suono principale è scandito da passi di cammelli utilizzando uno strumento principale, come ad esempio il def (un tipo di tamburoo rababa (strumento a corda); la musica jabalyeh(montagnao riffyeh (campagnache si distinguono per le melodie morbide, arrangiamenti musicali articolati e l’utilizzo del darbuya o darbaka (un tipo di tamburoe dal timbro vocale alto e prominente che spesso riflette la natura della montagna ed i suoi aspetti geografici.

Altri tipi di suoni musicali e strumentali, totalmente diversi da quelli elencati prima, si possono trovare nella musica bahrya o syadyeh (dei pescatori), scandita da ritmi e suoni delle onde del mare, storie narrate dai pescatori nelle lunghe ore di navigazione e scandite dall’uso del suono del strumento merwas (un tipo di tamburo) o nay (tipo flauto), fino ad arrivare nella corte dei sultani, nello studio dettagliato della poesia, della composizione, della ritmica e nella fusione di tutto il sapere musicale per dar nascita a quello che è l’eccellenza della musica araba: la musica Andalusa, oppure il preludio della musica araba classica con i suoi strumenti di maestria, come l’oud (strumento a corda) e il qanun (una specie di arpa piana: il più difficile degli strumenti e il più raffinato ed elegante).

Ogni cosa che circonda il mondo arabo è un universo infinito su cui navigare, apprendere e dove si possono percepire secoli di scambi ed incroci culturali, di arte e popoli che portano quindi ad avere un bagaglio tendente all’infinito di strumentazioni e ritmiche musicali. Oggi mi limito a darvi una breve introduzione su quello che è definibile il Sultano degli strumenti della musica araba: l’oud.

Origine

L’Oud è uno strumento musicale arabo che vanta origini antichissime. La sua nascita risale probabilmente attorno il 1 secolo AC in antica Persia, dove veniva chiamato con il nome Barbat (oud). Inoltre, in vari manoscritti e dipinti del antico Egitto, spesso si sono visti gruppi di musicisti suonare uno strumento simile davanti alla presenza del Faraone. Ma le origini del Oud potrebbero risalire a molti secoli prima di quelli della antica Persia. Varie leggende lo associano addirittura alle diretta discendenza da Adamo, dove si narra che Lamak (discendente diretto di Caino)  ne fu il suo inventore.  La leggenda narra di Lamak che, alla vista del corpo esanime di suo figlio appeso ad un albero privo di vita, ebbe l’ispirazione della forma del oud.  Tuttavia tracce antiche di questo strumento a corde si sono viste in tutto il bacino mediterraneo e per questo possiamo affermare che è uno strumento di vasta appartenenza: dall’Egitto alla Turchia, dalla Siria alla Palestina, oltre che in Iraq ed in Iran.

Definizione e accordatura

Il significato letterario della parola oud (o ud), in arabo, è legno o legno appositamente sottile. Questo strumento a corde simile al liuto, è caratterizzato da un manico stretto e corto privo di tasti, la cui cassa acustica richiama la forma di una mezza pera; inoltre la dimensione della cassa acustica può differire da un paese all’altro del mondo arabo. Le corde di un oud sono 11, sistemate tutte in coppie, lasciandone soltanto singola. Le corde possono essere create sia in nylon sia in budello, ma ai giorni d’oggi le si possono trovare anche prodotte in acciaio e ricoperte di nylon e vengono suonate con l’utilizzo di un plettro.

Tipi di oud nel mondo arabo

Esiste la forma classica del oud, con le caratteristiche standard,  ed è l’inizio del percorso musicale mirato allo studio ed alla scoperta di questo strumento. Una volta entrati in questa dimensione musicale ci si può scontrare con realtà diverse: veniamo a scoprire che oltre allo strumento standard, l’oud ha varie derivate nella forma, struttura o anche acustica. Ogni regione o paese del mondo arabo si caratterizza o differenzia con una forma, un’accordatura, decorazione o suono.  Alcuni esempi posso essere tipo:

  • Oud Arabo Classico
  • Oud Siriano: si caratterizza dalla forma leggermente più grande, il manico leggermente più lungo e dai toni più bassi.
  •  Oud Iracheno: La sua forma è simile al oud siriano, però si differenzia nei toni/suoni; infatti grazie alla tecnica  “floating bridge”, creata dal musicista iracheno Munir Bashir, da alle frequenze medie un suono molto simile a quelle di una chitarra.
  • Oud egiziano: simile al oud siriano ed iracheno, ma con un cassa acustica molto più sferica e dai toni leggermente diversi. Gli oud egiziani tendono ad essere molto intarsiati e decorati a mano.

Musicalità e composizione

Quando si studia questo strumento o si parla di musica araba, non ci si può slegare dal concetto dei “maqam”.  Il maqam è il cuore della musica del Oud ed è la scala musicale utilizzata nella musica classica araba. In poche parole, i maqam sono più o meno analoghi  alle “chiavi” di uno spartito musicale occidentale, ma  un po’ più complessi ed unici, probabilmente a causa dei tradizionali e particolari strumenti che si sono via via sviluppati nella regione.

Famosi musicisti nella storia contemporanea

L’ Oud è uno strumento molto versatile ed in continua evoluzione, un pilastro fondamentale della tradizione araba e della musica araba stessa; grazie alla sua eleganza ed eccellenza nel suono e nella poesia é sempre protagonista in ogni momento. Infatti, il oud, lo si vede spesso accompagnato a grandi compositori e leggende della musica araba, visto quasi come un amico intimo. Tra i  nomi che possiamo citare troviamo Mohamed Al Qasabgi,  Farid Al Atrash, Riyad Al Sunbati, Munir Bashir, Mohammed Abdel Wahab e tanti, tanti altri, che ci hanno svelato bellezze di composizione e creato spartiti unici dalla dimensione mistica ed orientale.

Inoltre l’ Oud è parte integrante della canzone araba: la storia lo è testimone, come la collaborazione tra Omm Kalthum e Mohamed Al Qasabgi, Riyad Al Sunbati  e Fairuz, Farid Al Atrash e Abdel Halim Hafez e tanti altri facendo così diventare il connubio tra musicista e cantante un accoppiamento vincente per la storia e la musica araba, che resterà per sempre nella memoria e nel cuore di generazione in generazione.

Fatima Abbadi

Foto Shutterstock

Ti potrebbe interessare

La musica araba: il suono del Qanun
Carceri, la condanna dell'Unione Europa
La rivoluzione dei gelsomini
La P2 e la strage dell'Italicus
Visti da là