Da dove vengono i soldi del Kuwait
Cinquecento milioni dal Kuwait per rimpinguare il Fondo strategico della Cassa Depositi e prestiti. L’accordo siglato a Kuwait City da Enrico Letta è stato salutato dal governo italiano come un trionfo: ossigeno per le imprese italiane, ha detto il premier. Al di là della cifra (500 milioni possono sembrare tanti o pochi, a seconda della prospettiva – a noi non sembrano certo un granché), l’accordo ci offre l’opportunità per segnalare un libro di Stefano Beltrame, Storia del Kuwait (Aracne, 376 pagine, 25 euro), appena uscito – in edizione aggiornata. Dalla Guerra del Golfo alla rinascita di un emirato fondato sui petrodollari Storia del Kuwait ripercorre la storia di uno stato minuscolo che l’intervento del 1991 – che per la prima volta vide nel Dopoguerra l’Italia impegnata attivamente – portò alla ribala della cronaca e al centro della storia.
Il pregio maggiore del libro – scritto da un diplomatico (Beltrame è ora Consigliere Diplomatico del governatore del Veneto Zaia) – è quello di incardinare la storia del Kuwait in quella medio-orientale
Nonostante molta propaganda pre e post bellica, la guerra del Golfo non fu il profetizzato scontro di civiltà tra Islam ed Occidente. Al contrario, la guerra di liberazione del Kuwait fu in primo luogo e soprattutto una guerra tra Arabi
La storia dell’Emirato per Beltrame è un “caso diplomatico”
Passò dalla sfera d’influenza turca a quella inglese già al tempo del progetto ferroviario Berlino-Baghdad. Con la scoperta del petrolio e la nascita dell’Iraq il contesto cambia radicalmente. Nel secondo dopoguerra, l’intero Medio Oriente attraversa una fase di profonda instabilità, ma il Kuwait affronta le sfide della modernizzazione e dell’immigrazione di massa salvaguardando le sue tradizioni. Negli anni ’70 ed ’80 le turbolenze regionali lo investono e preludono all’invasione del 2 agosto 1990.
Stefano Beltrame. Laureato a Padova, dopo un’esperienza internazionale nel privato (Procter & Gamble e Johnson & Johnson), entra in diplomazia all’inizio degli anni ’90. Come diplomatico ha prestato servizio in Kuwait, Germania, Iran e Stati Uniti. Dal 2010 è . Biografo italiano di Mossadeq (Mossadeq. L’Iran, il petrolio, gli Stati Uniti e le radici della Rivoluzione Islamica, 2009), ha pubblicato la prima edizione di Storia del Kuwait nel 1999 e, La prima guerra del Golfo. Perché non fu presa Baghdad, nel 2003.