Istanbul dalla A alla Z: meyhane, la trattoria
Quando entrate in un ristorante vi sentite come l’asino di Buridano, che nel dubbio a quale pietanza voleva dare la precedenza è morto di fame? Cadete nell’imbarazzo della scelta o vi capita di non sapere scegliere perchè vi piacerebbe provare tutto?
Allora una meyhane è ciò che fa per voi. Nelle meyhane protete provare di tutto: un cameriere arriva con un vassoio dove vi presenta diverse “meze”, dei piccoli piattini già pronti, coperti da un foglio di chelophan, spesso da mangiare freddi, annaffiabili da un po’ di rakı (un liquore di anice diluito in acqua giacciata) tutti da spizzicare qua e là senza dover decidersi per un solo piatto.
La mia meyhane preferita era su una strada laterale vicino al liceo Galatasaray, dalla parte opposta alle meyhane affollate di Nevizade. Aveva una entrata nel semi-interrato che le dava un aspetto poco raccomandabile. Contrariamente a molte meyhane turistiche non si veniva sopraffatti dai suonatori di violino e tamburello, ma si poteva stare tranquilli alla frescura sotto la vite.
Nicola Brocca
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