Infinito viaggiare: libro cartonero, passeggiata interculturale e la poetessa Richter
Passeggiare per Padova guidati da giovani accompagnatori immigrati di seconda generazione, guardando la città con i loro occhi; dialogare con la poetessa e docente universitaria Melita Richter, una vita sempre al confine, fra la città natale Zagabria e Trieste, dove oggi vive e lavora; sfogliare un libro cartonero con le poesie e i disegni dei bambini della scuola elementare Giovanni XXIII che, provenienti da ogni angolo del mondo, raccontano che cos’è per loro il viaggio. Sono i tre appuntamenti di fine maggio proposti dal progetto L’Infinito Viaggiare, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2015, promosso da 4 librerie, 5 associazioni e l’Università di Padova.
“In viaggio attraverso il cibo” il 21 maggio
La prima delle due passeggiate interculturali promosse dall’associazione Vite in Viaggio si tiene sabato 21 maggio con partenza alle ore 15 dalla stazione ferroviaria di Padova (vicino alla biglietteria). In viaggio attraverso il cibo… il piatto dell’amicizia è il titolo della passeggiata, il cui percorso sarà tracciato e raccontato in diretta dalle guide interculturali – giovani italiani e italiane di seconda generazione figli di immigrati – che hanno risposto al bando ad hoc diffuso un mese fa e hanno ricevuto una formazione specifica. La partecipazione è gratuita e può essere effettuata sulla piattaforma online Eventbrite (raggiungibile dal sito http://www.infinitoviaggiare.it).
È la prima volta che le passeggiate interculturali arrivano a Padova: sono promosse da Vite in Viaggio, promotrice del Festival della Lentezza, insieme all’associazione LIES e al Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova (professoressa Franca Bimbi). L’idea è quella di valorizzare la conoscenza di luoghi condivisi e vissuti da cittadini di diverse provenienze, inserendoli in percorsi di turismo culturale e responsabile. E quale percorso migliore del cibo per raccontare una città interculturale? Cibi e bevande tipiche agiscono come un “marcatore” di identità, un fattore di identificazione interna a un gruppo. Il cibo rappresenta anche un veicolo di interazione con la società ospite: attraverso il suo consumo e la sua socializzazione si attivano la comunicazione e lo scambio socioculturale, un modo di “parlare di sé agli altri”.
La poetessa Melita Richter al Caffè letterario
Prosegue intanto il calendario del Caffè letterario multiculturale promosso dall’associazione L’Albero dei desideri. La poetessa di Melita Richter sarà ospite mercoledì 25 maggio alle ore 18.00 presso la Libreria Zabarella (via Zabarella 80). La città di Trieste diventa nei suoi versi crocevia di plurime identità nonché riflesso di una conquista paziente e tenace di un’identità personale, nella mescolanza complessa e ricca di slavismo, italianità, estraneità. Dialoga con lei Paola Ellero, formatrice, esperta di comunicazione interculturale e letteratura migrante. L’iniziativa è patrocinata dal CIRSIM, Centro interdipartimentale di ricerca e servizi per gli Studi Interculturali e sulle migrazioni.
Melita Richter, nata a Zagabria, vive a Trieste. Sociologa, saggista, docente universitaria. Ha cominciato a scrivere poesia al tempo della guerra nell’ex Jugoslavia, la sua terra d’origine, colmando così il profondo senso d’impotenza nell’osservare lo sgretolarsi del suo mondo. Ha vinto premi di poesia, tra cui il Primo premio nazionale di poesia “Belmoro”, Reggio Calabria, nel 2003. Le sue poesie sono pubblicate in antologie, libri e sulla rivista on line El Ghibli e sono state tradotte in francese, inglese, spagnolo e croato. Fa parte della Compagnia delle poete, fondata da Mia Lecomte a Roma dal 2009 e della Società italiana delle letterate. È impegnata nelle attività della Casa internazionale delle donne di Trieste dove cura progetti europei e transfrontalieri.
Il viaggio visto dai bambini: un libro cartonero
Venerdì 27 e sabato 28 maggio alle ore 18 alla Libreria Pangea di Padova (Via San Martino e Solferino, 106) si inaugura la mostra Fogli di viaggio – bambini poetici viaggianti, con la presentazione del libro cartonero – cioè con le copertine realizzate a mano su cartoni riciclati, una forma editoriale nata in Argentina durante la crisi dei primi anni Duemila – e la vernice della mostra delle tavole realizzate dai bambini della classe IVB della scuola primaria Giovanni XXIII di via Carli a Padova, ad alto tasso di studenti provenienti da famiglie di migranti. Fogli di viaggio – bambini poetici viaggianti è il primo libro di Pangea Cartonera, l’idea iniziale di Giandomenico Tono, titolare della libreria padovana dedicata al viaggio, era di lavorare con scrittori e illustratori su temi inerenti la libreria; il fortunato incontro con Roberta Scalone, insegnante della Giovanni XXIII, ha dato vita a questo progetto che ha coinvolto i bambini della IVB. Hanno collaborato Marina Girardi, illustratrice e fumettista, e Richard Khoury, fotografo e grafico.
Partendo da un lavoro svolto in classe sulle parole del viaggio e il racconto in forma poetica di alcuni loro viaggi, i bambini poi sono stati accompagnati da Marina Girardi a realizzare delle mappe a fumetti che includono i componimenti in versi. Successivamente si è passati all’impaginazione e alla stampa, e quindi a produrre le copertine decorate dai bambini (e dai loro genitori, in un laboratorio all’aperto sul sagrato del Duomo sabato 7 maggio). Le copertine sono state realizzate utilizzando cartoni riciclati dagli scatoloni dei libri e, in perfetto stile cartonero, sono state create 150 copertine diverse per le 150 copie di tiratura.
Il titolo è stato scelto tra i tanti proposti dai bambini, gli adulti non hanno dovuto aggiungere niente, in nessuna fase della pubblicazione. Il libro sarà proposto a offerta libera partendo da 10 euro: parte del ricavato della vendita delle copie andrà ad acquistare libri per la biblioteca della classe, una parte servirà per successivi progetti di Pangea Cartonera.