Tacheles, game over
Ci sono stati i supplementari, ma come annunciato oggi è finita davvero. La polizia sta prendendo possesso del Tacheles. Come promesso, nessuna resistenza. Game over. Ecco l’articolo de IlMitte.
Il giorno è arrivato, salutato da un sole beffardo. Dalle otto di questa mattina è in atto l’evacuazione del Tacheles. Ad Oranienburger Straße è arrivato un ufficiale giudiziario, incaricato di notificare lo sgombero; ad accompagnarlo, soltanto due camionette della polizia, in totale una decina di agenti. Nessuno scontro, nessuna resistenza previsti. É davvero la fine.
Gli artisti, circa una quarantina, hanno messo in scena una sorta di protesta passiva. Dalle finestre in alto sono volati fogli di carta e sottobicchieri, mentre l’ingresso della Kunsthaus è stato “pavimentato” con i documenti e le petizioni promosse dagli occupanti in questi anni, e rimaste pressoché inascoltate.
Anche in questa mattinata di fine estate, il grande silenzio è quello delle autorità cittadine: da parte di Klaus Wowereit non è arrivato nessun comunicato. Il sindaco di Berlino ha sempre evitato l’argomento, sostenendo tacitamente le posizioni della banca proprietaria dello stabile e ignorando sistematicamente le richieste degli artisti.
L’unica voce del governo locale ad esprimersi è stata quella del Kulturstaatssekretär André Schmitz, secondo cui “Il Tacheles non può essere salvato. Dobbiamo accettare che si tratta di controversie tra privati”. Vero, ma resta la sensazione che la politica, fosse intervenuta, avrebbe potuto fare qualcosa per cambiare la situazione. E invece, nemmeno i 400mila visitatori annuali sono riusciti a spronare i governanti, rimasti sempre insensibili all’edificio e alla sua importanza storica e artistica.
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