Il sistema di potere in Sudtirolo (2)
In Sudtirolo non è possibile parlare del sistema di potere locale prescindendo dal Landeshauptmann Luis Durnwalder. L’attualità della classifica dei “100 altoatesini più potenti” pubblicata dal settimanale di lingua tedesca Ff all’inizio di ottobre ha ottenuto nelle ultime settimane la conferma della sua validità anche per quanto riguarda il presidente della giunta.
A essere sfiorato dall’ultima inchiesta relativa all’acquisto e alla messa in funzione di una centrale idroelettrica nel comune di Fortezza (frazione Mezzaselva) è proprio il presidente della giunta altoatesina, che nella classifica del settimanale Ff compare al primo posto fra i potenti nella classifica “Politica”. Il quotidiano di lingua tedesca Dolomiten l’ha già indicato come il “grande manovratore” dell’assegnazione della centrale a una società privata e della successiva autorizzazione all’ampliamento. Nel corso delle indagini gli uomini della Guardia di Finanza di Bolzano hanno sequestrato uno scambio di mail che provano le pressioni esercitate nel 2009 dal presidente attraverso la sua segreteria sull’ufficio tecnico che fino a quel momento si era pronunciato contro l’ampliamento della centrale idroelettica di Mezzaselva. Lui sostiene invece che il suo interessamento non è stato eccezionale, bensì che lui, ai progetti dei privati, si interessa sempre in prima persona.
Nel registro degli indagati il procuratore Guido Rispoli ha iscritto per il momento solo l’ex direttore di Sel (l’azienda energetica controllata al 93% dalla Provincia) Maximilian Rainer. L’accusa, abuso d’ufficio, deriva dall’ipotesi che Rainer abbia acquistato per la somma di 5.000 euro dal commerciante di legname della Val di Vizze Benno Hofer il 27% della società Burgumer Energie Gmbh, che gestisce appunto l’attività della centrale idroelettrica. Poco dopo aver perfezionato l’acquisto a proprio nome ma celandosi dietro lo schermo di una società fiduciaria Maximilian Rainer, su consiglio personale del Presidente della Provincia Luis Durnwalder, ha ceduto le quote al fratello Alexander, che oggi incassa a nome del parente gli 80.000 euro l’anno che la centrale frutta alla Burgumer.
Il nome di Rainer è emerso però anche nel secondo filone d’indagine, proprio quello che arriva a sfiorare il Landeshauptmann. Si tratta proprio della centrale idroelettrica di Mezzaselva del comune di Fortezza. La proprietà è dell’imprenditore austriaco Josef Breiteneder, titolare della Parcheggi Italia srl, che, vistosi bocciare fin dal 1999 la richiesta di ampliamento della centrale, decide di venderla a Sel Energia. A condurre le trattative è il direttore Maximilian Rainer. Quando il cda, presidente Klaus Stocker, alla fine boccia l’acquisto della centrale, Rainer lancia una controproposta: a concludere l’affare potrebbe essere la Stein an Stein di Vienna, di proprietà della sua ex compagna di università Petra Windt. Le trattative che portano alla conclusione dell’affare nel 2007 vengono condotte in prima persona da Rainer, stavolta a titolo personale. L’opera di moral suasion nei confronti del proprietario del terreno Paul Hofer l’avrebbe condotta personalmente il Presidente Luis Durnwalder, che si sarebbe incontrato sul posto insieme all’amico Franz Pircher.
A consentire l’operatività economica della società Stein an Stein sono le banche, i cui prestiti sono garantiti da due fidejussioni personali datate 2007. I firmatari sono Franz Pircher, presidente dei revisiori del conti di Sel Energia (amico intimo del Presidente Durnwalder e collocato al settimo posto dal settimanale Ff nella classifica “Consiglieri e avvocati”), per 250.000 euro, e Rudolf Stocker, fratello del presidente di Sel Energia Klaus, per 450.000 euro. A seguito del passaggio di proprietà la Provincia concede alla nuova società, con delibera di giunta dell’agosto 2009, l’ampliamento della centrale chiesto invano per dieci anni dal precedente proprietario Breiteneder. Si chiude così il teorema dell’accusa: Rainer, probabilmente su direttiva di qualche superiore, avrebbe consapevolmente fatto fallire le trattative fra Breiteneder e Sel per consentire il passaggio della centrale a una società privata, così da garantire alla società stessa i sostanziosi profitti annui garantiti dall’operatività della centrale, anche grazie all’aumento della produttività derivato dall’ampliamento ottenuto per intercessione del Landeshauptmann. L’indagine non è ancora chiusa, ma le prime, pesanti conseguenze sul piano politico ci sono state: nei giorni scorsi il presidente di Sel Klaus Stocker e il presidente dei revisiori dei conti Franz Pircher si sono dimessi, Maximilian Rainer è stato sospeso dall’incarico.
Silvia Fabbi