Il coraggio e la bellezza di vivere a Madrid

Sono Chechi, pugliese. Dopo aver girovagato e vissuto qui e lì per alcuni anni, facendo un po’ di tutto ma soprattutto cercando di trovare la mia strada, 4 anni fa sono sbarcata a Madrid. Perchè? I perchè sono sempre tanti, sarà per questo che questa parola non ha singolare o plurale. Diciamo che sono venuta qui per amore, che poi l’amore comprende tante cose, non solo la relazione tra 2 persone ma anche la voglia di conoscere, migliorarsi, provare, mettersi in gioco. Uno dei miei primissimi ricordi di Madrid è legato alla placca del Km0, a Puerta del Sol.

Dopo 3 anni di vita e lavoro a Roma avevo lasciato l’Italia ed ero appena arriva a Madrid, a Puerta del Sol. Ero in piazza, impegnata a guardarmi attorno e affezionarmi alla città, quando vidi un capannello di persone che scattavano delle foto, filmavano, e guardavano con estremo interesse qualcosa. “Un’opera d’arte!!” pensai eccitatissima, avvicinandomi alla gente.

Non posso descrivere il mio choc nello scoprire che tutte quelle persone filmavano e fotografavano una banalissima placca di metallo, delle dimensioni di un libro, che segna il punto di partenza del kilometraggio delle strade spagnole. In quel momento fui assalita da una terribile nostalgia di Roma, e più in generale dell’Italia: avevo voglia di antico, di moda, di cose buone…

…poi la malinconia si trasformò in paura: “cha ci faccio qui? Tra queste gente? Ho sbagliato tutto!” ma in pochi secondi arrivò il coraggio: “voglio provarci, Madrid: diamoci una possibilità”.

Sono passati quasi quattro anni da quel giorno, e posso dire di aver trovato il mio posto nel mondo. Amo Madrid, il suo estremismo e la profonda libertà, e amo quello che questa città mi ha fatto diventare. Racconto questa storia per sfatare il mito della “facile vita all’estero”. Penso che trasferirsi in un’altra nazione per lavoro (il tema erasmus & company è completamente diverso) sia un atto di grande coraggio e crescita: tutto è molto difficile all’inizio, ma superato quello che io chiamo il “BALL” (Burocrazia Amicizie Lingua Lavoro) tutto diventa bellissimo, ed ha il sapore della soddisfazione personale.

La vita all’estero ha un aspetto fondamentale che la rende affascinante e al contempo inquietantenon esiste la Storia.

Non ci sono eventi del passato tra te e la città, nè tra te e i gli abitanti di questa città. Ci sei TU, il presente, i tuoi sogni e la tua forza.

Pochi mesi dopo questo momento di sfida personale nacque il mio blog, http://www.vivereamadrid.it e la pagina http://www.vivereamadrid.it/madridanswers/ destinata a rispondere a tutte le domande pratiche sulla spagna e su Madrid. Sul mio blog racconto quello che vedo e quello che sento, ma sempre con ironia e leggerezza. La vita all’estero è meravigliosa ma ogni giorno bisogna fare i conti con la solitudine e le difficoltà, e il mio blog mi dà la giusta carica per sdrammatizzare i problemi e ridimensionare le difficoltà. Madrid, la città che non conosce mezzi termini. Gelida d’inverno e bollente d’estate, profondamente emancipata in una nazione iper cattolica, vecchia e moderna, sconfinata ma umana, festaiola ma profondamente produttiva: impossibile non innamorarsene!

A Madrid tutto è possibile, le differenze si trasformano in stimoli e le difficoltà in nuove sfide. Cuore palpitante di una nazione contraddittoria e emozionante Madrid incarna la gioia e il problemi degli spagnoli. Se sei pronto a partire ti aspetto su http://www.vivereamadrid.it!

Chechi

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