Il Cammino di San Cristoforo, viaggio dell'anima
Paesaggi incontaminati, castelli, chiese, ville venete e antichi borghi che caratterizzano l’arte e il patrimonio del territorio. Il Cammino di San Cristoforo non è solo un percorso di pellegrinaggio, una piccola versione italiana di quello di Santiago di Compostela, ma anche un vero e proprio museo all’aria aperta. Da percorrere a piedi, in bici, o in treno, è uno dei tragitti che rendono il Nordest una delle mete preferite per il cicloturismo.
Il Cammino di San Cristoforo, dedicato al santo che sin dal Medioevo è venerato come protettore dei viaggiatori, è un itinerario in cui pellegrini, camminatori, amanti del turismo lento e della mobilità dolce, possono trovare molteplici motivi di interesse tra arte, cultura e spiritualità. Il tutto coniugato con l’accoglienza tipica di queste zone e con un’offerta di sapori e di specialità enogastronomiche in grado di soddisfare tutti i palati.
Il Cammino di San Cristoforo: il percorso
Il Cammino di San Cristoforo è un percorso di circa 450 chilometri che si fa camminando tra il fiume Tagliamento e il fiume Piave. La parte che si estende in terra friulana supera i 300 chilometri. Qui vige la regola della totale libertà di percorrenza. Camminatori, camminatrici e pellegrini possono programmare e gestire il tragitto secondo le proprie esigenze, i propri interessi e il tempo disponibile.
Il tracciato del Cammino di San Cristoforo si sviluppa su sentieri di facile percorribilità, su segmenti di piste ciclabili e su strade secondarie. Solo per piccoli tratti, necessari per raccordare la viabilità minore, viene fatto ricorso alle strade ordinarie.
Il tratto friulano attraversa i comuni di Pordenone, Cordenons, San Quirino. Inoltre Vivaro, Vajont, Caneva, Polcenigo, Budoia, Aviano, Montereale Valcellina, Maniago, Frisanco, Meduno, Tramonti di Sotto, Travesio, Castelnovo del Friuli, Clauzetto, Vito D’Asio, Pinzano al Tagliamento (dove, per un tratto, si sovrappone alla “Romea Strata-Allemagna”), Spilimbergo, Sequals, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna.
Tra centri storici e borghi suggestivi
Un territorio caratterizzato da paesaggi di rara originalità e bellezza. Lungo il tracciato si alternano scenari naturali talvolta incontaminati, centri storici e borghi suggestivi. Castelli e fortificazioni sono presenti lungo tutta la fascia pedemontana.
Nei tratti sommitali del tracciato lo sguardo può spaziare cogliendo alcune peculiarità della pianura friulana: i Magredi, gli ampi greti dei fiumi e una notevole varietà paesaggistica che nasce dal connubio fra attività agricola ed elementi di biodiversità.
E poi le oltre cento chiese presenti lungo il percorso, che offrono al pellegrino momenti di spiritualità e raccoglimento, ognuna delle quali ricca di un patrimonio di opere d’arte frutto di una secolare scuola pittorica e scultorea.
Artigianato e prodotti locali
Lungo il Cammino di San Cristoforo è possibile apprezzare i prodotti dell’artigianato locale. Celebre la Scuola mosaicisti del Friuli, nota in tutto il mondo, che ha fatto di Spilimbergo la ‘città del mosaico’, così come l’arte fabbrile caratterizza Maniago, ‘Città del coltello’.
Unici anche i prodotti locali che si possono gustare. Ne sono esempio i presidi Slow Food “Fagiolo di San Quirino”, ‘Pitina’ e ‘Cipolla di Cavasso e della Val Cosa’. Altre tipicità quali il cioccolato a Pordenone, l’asparago di Cordenons, il ‘figomoro’ di Caneva. Diverse varietà di formaggi e i vini autoctoni quali l’Ucelùt, il Sciaglìn, il Piculìt Neri, il Forgiarìn, il Cjanòrie.
Andrea Fasulo