Göteborg: l'intero "menu" del G8 di Genova con un mese di anticipo
Questo articolo fa parte dello speciale A Nordest di Genova sui 20 anni delle giornate del luglio 2001. A Nordest Di che mette a disposizione questo spazio per ricordi, emozioni, fotografie, testimonianze che potete inviare, in qualsiasi forma, alla mail redazione@anordestdiche.com.
“Göteborgskravallerna” è una parola svedese che a noi italiani non dice nulla, anche se dovrebbe. Perchè è il termine con cui gli svedesi ricordano “I disordini di Göteborg” quelli avvenuti tra il 14 e il 16 giugno 2001 nella seconda città della Svezia in occasione del vertice del Consiglio dell’Unione Europea e della visita del presidente degli Stati Uniti George W. Bush.
Disordini che furono qualcosa di più di un’anteprima del G8 di Genova, ne furono un “trailer”.
Le cronache dell’epoca ricordano come gli incidenti furono causati da poche centinaia di black bloc in gran parte tedeschi e danesi, che concentrarono le violenze in un singolo quartiere della città nei pressi di Avenyn. Gli agenti della polizia svedese, non abituati a manifestazioni di questa dimensione e violenza, caricarono i manifestanti e, durante gli scontri a Vasagatan, un agente esplose un colpo di pistola ferendo gravemente un giovane svedese, il 19enne Hannes Westberg.
Il bilancio ufficiale degli scontri parla di 53 poliziotti e 90 manifestanti feriti e di 385 arrestati, di cui 80 incriminati, in gran parte condannati. 170 i poliziotti “segnalati” dai manifestanti, di cui cinque incriminati e nessun condannato.
Non mancò nemmeno il raid della polizia in una scuola della città il liceo Hvitfeldtska, anche se con modalità molto differenti da quello della Diaz a Genova. Inevitabilmente, si scatenarono accuse reciproche tra forze dell’ordine e manifestanti, sostenute, entrambe, da materiale video e fotografico.
Qui di seguito un video della televisione svedese Svt:
Il video dall’archivio dell’Associated Press:
Il montaggio compiuto dal fotografo Tomas Bergqvist:
Chi era incaricato di gestire l’ordine pubblico del G8 di Genova si ritrovava tutte le informazioni necessarie ad affrontare i rischi con sei settimane d’anticipo. Ma invece di prepararsi al peggio, lo organizzarono.
Per gli archivi:
Qui le conclusioni del Consiglio Europeo di Göteborg del 2001 e qui la canzone dedicata ai disordini di Goteborg scritta e cantata da Jan Hammarlund.
MB
Foto di apertura di Joel Hansell (via Wikipedia)