Extra sci-fi festival Verona: torna il cinema tra fantascienza e distopia
La seconda edizione di Extra sci-fi festival approda a Verona dal 16 marzo al primo aprile 2023, con un focus sulle distopie. Sei lungometraggi e altrettanti cortometraggi in programma, a cui si aggiunge un’anteprima stracult: Alien di Ridley Scott. Il festival cinematografico nasce in collaborazione con il Trieste Science+Fiction Festival e con il sostegno dei media partner i400Calci e Heraldo.
Tra gli eventi collaterali, una giornata di studi a tema distopie organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona, una proiezione a cura del Circolo del Cinema e una presentazione e mostra dedicata all’artista Jazz Manciola, autore dell’immagine del Festival. Le proiezioni si terranno al Cinema Teatro Nuovo San Michele, in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
Il programma di Extra sci-fi festival Verona
Si inizia giovedì 16 marzo in collaborazione con il Circolo del Cinema al Cinema Kappadue (via Antonio Rosmini, 1), con tre proiezioni speciali alle 16.30, alle 19.00 e alle 21.30 di After Yang (101’ – USA 2021) lungometraggio di Kogonada. Presentano Elena Guerra, giornalista di Heraldo, e Francesco Lughezzani del Circolo del Cinema. Ingresso con tessera o invito. Per invito scrivere a organizzazione@circolodelcinema.it. In un vicino futuro in cui gli androidi vivono al fianco degli esseri umani facendo loro da aiutanti, una famiglia deve fare i conti con la perdita dell’intelligenza artificiale che dimorava con loro. Il film è stato premiato al Sundance Film Festival 2022.
Anteprima cult sabato 18 marzo al Cinema Teatro Nuovo San Michele (via Vincenzo Monti, 7c) alle 21.00, con Alien (117’ – USA 1979) lungometraggio di Ridley Scott. Presenta Emanuele Del Medico dell’organizzazione del Festival. Moderano Marco Triolo alias George Rohmer e Nicola Cupperi alias Toshiro Gifuni de i400calci. Il capolavoro di Ridley Scott, pietra miliare del cinema – non solo di fantascienza – torna in sala per un’anteprima davvero cult! A distanza di oltre quarant’anni, saliremo nuovamente a bordo del cargo spaziale Nostromo per rivivere su grande schermo il più famoso e indicibile orrore cosmico. E anche stavolta, nessuno potrà sentirvi urlare nello spazio.
Evento collaterale a La Sobilla (Salita Santo Sepolcro, 6b) alle 20.30, giovedì 23 marzo, “Apocalisse fredda: dal profondo”, presentazione albo a fumetti di Jazz Manciola. Roma, 2090. Una voragine si apre sotto al Vaticano. Demoni ancestrali si riversano sulla terra. L’umanità si ritroverà ad affrontare problemi che non avrebbe mai immaginato.
Il fumettista Jazz Manciola, autore della locandina di Extra di quest’anno, racconterà della sua Web comic che mischia fantascienza, mistica e azione, nel solco degli action comics americani e degli shonen giapponesi. In mostra le tavole dell’opera e alcune illustrazioni inedite. In apertura il cortometraggio del veronese Nicolò Goattin The last piece of the puzzle (8’ – Uk 2020).
Giornata di studi sulle distopie all’Università di Verona
Giovedì 30 marzo all’Università degli Studi di Verona, Aula SMT 11 Polo Santa Marta – via Cantarane, 24, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, Giornata di studi dal titolo “Fahrenheit 2023: viaggio nelle culture distopiche dei Paesi di lingua inglese” grazie al patrocinio del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere. Ingresso libero, per partecipare è consigliata l’iscrizione a questo link.
«I motivi per cui le utopie si trasformano in distopie sono sostanzialmente due: l’utopia parziale e l’utopia statica. Le utopie parziali sono quelle che costruiscono società egualitarie e felici, ma delimitate, coinvolgono solo specifici territori o tipologie di abitanti. Anzi spesso occultano sfruttamenti esterni crudeli e violenti. L’utopia statica ci riporta invece alla necessità di porre in discussione costantemente il sistema di regole su cui una società si basa. A capire che sistemi di regole resisi necessari nelle emergenze devono essere abbandonati e ridiscussi appena possibile» (Domenico Gallo, dalla prefazione a “Ombre dal futuro” di Marco Sommariva, Malamente 2022).
Ad un panel di carattere accademico-scientifico del mattino (9.30-13.00) segue una discussione con interventi di tono più divulgativo nel pomeriggio (15.00-18.00). Intervengono al mattino Chiara Battisti dell’Università di Verona con “Coincidentia Oppositorum. Utopia e distopia in Aldous Huxley”, Enrico Botta dell’Università di Verona, “Con vela e timone datemi una nave e lasciatemi partire per il Brasile soave: Utopie e distopie confederate”, Beatrice Melodia Festa dell’Università di Bari e Università di Verona, con “Identità nera, tecnologia e Postumano nel futuro distopico di Black Panther (2018)”, Anna De Biasio dell’Università di Bergamo con “La violenza delle donne negli adattamenti di The Handmaid’s Tale: Distopia o utopia?”, Serena Demichelis dell’Università di Verona, “Another person of the same name: Note sulla natura perturbante del personaggio distopico”, Valentina Romanzi dell’Università di Verona, “Amore proteiforme: Metamorfosi postumane in Così si perde la guerra del tempo”.
Seguono nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 i seguenti interventi: Valeria Franceschi dell’Università di Verona con “Agentività femminile nell’universo distopico: Il linguaggio dell’oppressione e della sovversione in Vox e in Ragazze Elettriche”, Sara Corrizzato e Silvia Cavalieri dell’Università di Verona, “Esiste davvero Gotham city? La costruzione del discorso di Edward Nygma come antidoto alla distopia sociale”, Dora Renna dell’Università di Ferrara, “You know, hope is a mistake: Un’analisi linguistica e multimodale della distopia ambientale in Mad Max”, Gabriele Ferrari, critico e giornalista cinematografico del magazine online i400Calci, con “L’anno che verrà (ma preferiremmo di no): Storia delle distopie al cinema”, e Marco Sommariva, scrittore, con “Ombre dal futuro: 350 anni di letteratura distopica”.
Tutte le proiezioni al Cinema Teatro Nuovo San Michele
Si entra nel vivo del Festival al Cinema Teatro Nuovo San Michele venerdì 24 marzo alle 21 con il lungometraggio di Kristina Buozyte e Bruno Samper Vesper (114’ – Uk 2022). Presentazione di Stefania Berlasso, collaboratrice di Heraldo.
In un futuro distopico, dopo il collasso dell’ecosistema, la tredicenne Vesper dovrà usare tutte le sue risorse per sopravvivere, facendo affidamento sulla sua arguzia e le sue abilità di hacker biologico per schiudere la porta a un futuro alternativo. Fantascienza venata da istanze sociali ed ecologiste per una pellicola visionaria. In apertura il cortometraggio di Joanny Causse Rachels don’t run (15’ – Francia, USA 2021).
Sabato 25 marzo alle 18.30 proiezione del lungometraggio di Andrew Legge Lola (79’ – UK 2022). 1940. Due sorelle costruiscono una macchina che intercetta i programmi radio e TV dal futuro. Con l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale, decidono di utilizzare le informazioni per aiutare l’intelligence militare contro l’ascesa nazista. Tra fantascienza e mockumentary, una riflessione etica sulla riscrittura degli eventi e della Storia. In apertura L’uovo (20’ – Italia 2022), cortometraggio di Daniele Grassetti. Alle ore 21.00 Mad Heidi (92’ – Svizzera 2022), lungometraggio di Johannes Hartmann, Sandro Klopfstein. In una Svizzera distopica sotto il comando di un fascista magnate del formaggio, Heidi vive una vita tranquilla fino a quando non sarà costretta ad affrontare l’intolleranza al lattosio, mutilazioni da Toblerone, torture con fonduta, lottando contro una macchina d’odio umano alimentata a formaggio. In apertura L’isola dei resuscitati morti (20’ – ITALIA 2022), cortometraggio di Domenico Montixi.
Le proiezioni saranno presentate da Ernesto Kieffer, giornalista di Heraldo, insieme a Marco Triolo e Nicola Cupperi de i400calci.
Venerdì 31 marzo alle 21.00 si tiene la proiezione di Marjorie Prime (99’ – USA 2017), lungometraggio di Michael Almereyda. Presentano Corrado Benanzioli, collaboratore di Heraldo e Francesco Lughezzani del Circolo del Cinema. Cinema da camera capace di evocare emozioni e suggestioni profonde, una storia che esplora i temi della memoria, dell’amore e della perdita nell’era dell’intelligenza artificiale. La possibilità di ricreare versioni olografiche dei propri cari porta una donna faccia a faccia con la versione giovane del marito scomparso. In apertura il cortometraggio Anomaly (25’ – Francia 2021) di Michael Jeanpert.
Extra sci-fi festival Verona si chiude sabato primo aprile con le proiezioni alle 18. Il lungometraggio di Scott Lyus Walking against the rain (95’ – Uk 2022). Due sconosciuti navigano in una landa desolata nel disperato tentativo di incontrarsi. Possono comunicare solo con due ricetrasmittenti quasi scariche, mentre un nuovo nemico gli dà la caccia. In un mondo dove sono state rimosse tutte le connessioni umane, Blair e Tommy dovranno essere pronti a confrontarsi con la morte, e a riscoprire una nuova fiducia nell’umanità.
In apertura Snowdrops at the end of the train (25’ – Bulgaria 2022), cortometraggio di Galina D. Georgieva. Si prosegue alle 21.00 con The pink cloud (103’ – Brasile 2021) lungometraggio di Iuli Gerbase. Una misteriosa e letale nube rosa appare nel cielo, costringendo tutti a casa. Due giovani amanti occasionali, Giovana e Iago, dovranno cercare di reinventarsi come coppia mentre passano gli anni del lockdown. Scritto nel 2017, quando una pandemia globale era argomento da fantascienza: cosa proveremo oggi sentendo la voce di Giovana dire “Non ne posso più”? In apertura 68.415 (20’ – Italia 2022) cortometraggio di Antonella Sabatino, Stefano Blasi.
Le proiezioni saranno presentate da Stefania Berlasso, collaboratrice di Heraldo.
Tutte le proiezioni si terranno al Cinema Teatro Nuovo San Michele, in via Vincenzo Monti 7c – San Michele Extra (Verona). Biglietto singolo 6.50€, giornaliero 10€. Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano. In tutte le giornate sarà presente un banco di libri in tema a cura di Pagina Dodici e Libreria del Novecento. Sabato 25 marzo e il primo aprile, tra le due proiezioni, cibo terrestre a cura di Tabulè.
In copertina: The Pink Cloud di Iuli Gerbase