Etiopia, la sanità riparte dal basso

Don Luigi Mazzuccato e Romano Prodi a Wolisso. Eccola la foto simbolo dell’inaugurazione del nuovo Progetto di sanità pubblica, finanziato dalla cooperazione italiana e avviato a gennaio 2012 da Medici con l’Africa Cuamm in Etiopia. L’inaugurazione di mercoledì ha preso avvio dall’Health post di Walu Soma, una delle 86 unità periferiche  che operano nel territorio di Wolisso, a rappresentare il primo mattone del sistema di cura e servizi che viene offerto anche alle comunità più remote. La cerimonia è poi proseguita presso l’Ospedale St. Luke che, sorto nel 2000 come dono della Conferenza episcopale italiana alla Chiesa etiope e realizzato e diretto da Medici con l’Africa Cuamm, effettua annualmente oltre 74 mila visite ambulatoriali, quasi 10.000 ricoveri e 3.000 parti.

“Esprimo la mia gratitudine a tutti voi che siete qui oggi, in modo particolare al Presidente Prodi. Sono felice di partecipare al lancio di questo progetto – ha dichiarato il Ministro della salute Tedros Adhanom. L’iniziativa è in linea con le nostre priorità e realmente cruciale per il nostro paese.

Mi congratulo con tutto lo staff, la chiesa cattolica, il Cuamm. E’ veramente grande il supporto di questa ong e il suo valore. La rappresentazione di questo lavoro è quella di un lavoro comune fatto da tanti. Ringrazio tutti per le risorse donate, ma altrettanto per la qualità di ciò che si dona. E stato bello oggi cominciare dai villaggi e dalle comunità. Il governo e impegnato in ogni woreda. Questa nuova iniziativa colma tutti i ritardi maturati  nelle infrastrutture e nella formazione. Partorire in casa deve essere una scelta non un dolorosa necessità per mancanza di soldi o di servizi”.

S.E. Berhane-Yesus presidente della Conferenza episcopale etiope rilancia nella stessa direzione: “La nostra priorità sono le mamme, i bambini i poveri. Siamo felici per questo nuovo programma che si impegna a ridurre la mortalità materna e infantile, in collaborazione con il governo etiope. E’ molto importante che Wolisso sia stato scelto come uno dei 4 ospedali del programma del Cuamm in 4 diversi paesi. Ci impegniamo per la migliore collaborazione tra governo e chiesa”.

A seguire don Dante Carraro direttore di Medici con l’Africa Cuamm: “E’ un giorno importante, inizia un grande progetto. Desidero esprimere la mia gratitudine a tutti quanti operano per far crescere l’ospedale di Wolisso che con come già dimostrano i suoi risultati di attività. Oggi ci impegniamo ancora di più, a migliorare questo servizio e a farlo insieme, ciascuno con il proprio apporto e specificità”

Giuseppe Magri rappresentante della Conferenza Episcopale Italiana ha sottolineato l’importanza del buon utilizzo delle risorse: “I fondi della Chiesa italiana vengono dal libero, volontario contributo dei cittadini italiani attraverso l’8×1000. Sappiamo che questo di Wolisso è un ospedale di eccellenza anche nella formazione. Sentiamo disagio se i soldi non sono usati bene: qui possiamo dire che sono usati da personale capace e affidabile”.

Giuseppe Vecchi ha portato il saluto della cooperazione italiana: “Dobbiamo aver cura dei più vulnerabili, altrimenti falliamo come istituzioni e come società. Se questo è vero e può essere condiviso, spesso ci manca il modo, non sappiamo come farlo. Oggi Medici con l’Africa Cuamm ci spiega il come, ci indica una via. Siamo molto orgogliosi del loro lavoro e della collaborazione con questa importante ong”.

In conclusione il presidente Romano Prodi: “La buona volontà, la generosità, la collaborazione tra istituzioni governative e religiose e la dedizione di questa fantastica ong che è il Cuamm hanno reso possibile un grande risultato. Abbiamo visto troppi casi di progetti iniziati e non conclusi. No, qui si dà continuità e si fa crescere quanto iniziato. Continuità e coordinamento sono le chiavi di una grande cooperazione. Vogliamo davvero che questo progetto dia l’esempio a tutti di un’Africa che si prende  cura di sé stessa”.

A suggellare questo impegno in rete, giovedì 3 maggio presso l’Ambasciata Italiana di Addis Abeba, in un clima cordiale e di fattiva collaborazione è stata siglata la partership tra istituzioni pubbliche e privato non profit per la riduzione della mortalità materna e infantile. A sottoscrivere l’accordo: il Ministro Affari Esteri Giulio Terzi, il ministro della sanità etiopeTedros Adhanom, S.E. Berhane-Yesus presidente della Conferenza episcopole etiope e don Dante Carraro direttore di Medici con l’Africa Cuamm. Sono stati ribaditi l’impegno alla collaborazione e alla reciproca integrazione negli interventi, a favore di mamme e bambini.

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