Elisa e Gennifer: è crisi?
L’amore di Gennifer per Elisa Alessandro è diventatp l’appuntamento fisso, a puntate, dell’estate di Anordestdiche. Ogni lunedì Gennifer Neri Pozzi (GNP) e Barbara Fragogna (BF) dialogheranno sull’argomento. Si consiglia la lettura delle puntate precedenti sul blog L’Amore ai tempi di Facebook
BF: E ora. Gennifer, una domanda di rito: Essere o Avere?
GNP: Avere. Avere pazienza, coraggio, desiderio, forza, speranza e carità. Avere voglia, energia, stimolo, interesse. Non si può Essere senza Avere due palle così! (mima il gesto di “due palle così”)
BF: Gennifer, è passato ormai un po’ di tempo dal giorno in cui hai scritto la tua lettera d’amore ad Elisa Alessandro. Cosa ti ha portato il successo?
GNP: Il successo mi ha portato che adesso quando parlo con le donne, queste si coprono automaticamente e sentono in qualche modo il bisogno di parlarmi del loro fidanzato o del loro ex: “… eh si sai, il mi-O fidanzat-O…” “… quando col mi-O Ex andavamo…” ecc… il successo è un po’ una fregatura… pazienza.
BF: Ti capisco… E la tua storia con Elisa Alessandro come procede?
GNP: Màh, sai com’è, dopo l’entusiasmo iniziale, la prima ondata di innamoramento, il primo periodo in cui passi tutti i giorni a cliccare sul suo profilo per vedere cosa sta facendo, con chi si incontra, dove va, adesso passerò dalle sue parti si e no tre volte al giorno. Ci sono degli altri profili che hanno attirato la mia attenzione, persone che tra i loro preferiti hanno dei preferiti simili ai miei se non gli stessi! Gente che aggiunge alla propria libreria gli stessi libri che anch’io, di recente, ho aggiunto alla mia. Queste cose ti fanno pensare. Anche il sesso, del resto… mmm… prima lo facevo tutti i giorni (anche più volte) pensando a lei, ora capiterà si e no una volta alla settimana… comunque no, va tutto bene, le cose si sistemeranno… se mi mandasse almeno un messaggio privato credo che le cose potrebbero risolversi. Si.
BF: Accidenti Gennifer, mi dispiace, non credevo… ma, ti vedi con qualcun’altra?
GNP: Non con una in particolare… Il fatto è che ci sono alcune lettrici che hanno cominciato a darmi un po’ di filo, riempiono il vuoto che Elisa non sa colmare, loro mi danno delle cose diverse, mi danno quello che mi manca di Elisa: l’attenzione. Mi scrivono commenti poetici, simpatici, dolci, mi cliccano input di piacere su questa e quella foto, mi dedicano canzoni, versi, mi postano faccette sorridenti, ammiccanti, solidali.
BF: Se mi posso permettere, parli delle persone che commentano la nostra intervista quali Pancrazia, Belinda & Co.?
GNP: Ci terrei a tenere i loro nomi in uno stato di privacy condivisibile solo tra gli amici più stretti, non mi farebbe piacere se gli amici con restrinzioni facessero loro dei brutti scherzi.
BF: Son basita. Ma cosa dirà Elisa Alessandro di tutto ciò?
GNP: LEI non se ne accorgerà nemmeno.
BF: Ma ho visto che ieri ti ha cliccato un mi piace su di una cosa che le hai scritto!
GNP: NON MI BASTA PIÙ UN MISERO MI PIACE, VOGLIO UN MESSAGGIO PRIVATO! Almeno.
BF: Eravamo tutti così presi dal tuo entusiasmo, speravamo di aver scovato in Te l’ultimo dei romantici, ci eravamo aggrappati a Te come ad una verità indiscussa, volevamo specchiarci su di Te per giustificare le nostre mancanze, leggevamo le Tue storie perché non eravamo in grado di scrivere le nostre, guardavamo i Tuoi filmati perché la nostra videocamera era a circuito chiuso, amavamo anche noi Elisa Alessandro e adesso? Chi ameremo? Che grossa delusione.
GNP: Ve ne farete una ragione.
BF: Si ma se non rendi pubblici i nomi delle “altre” dove andremo, noi, a curiosare? Di chi spieremo la vita? Quale persona totalmente estranea ringalluzzirà le nostre giornate di passioni passeggere?
GNP: Voi avete bisogno di un Dio.
BF: Si.
GNP: (aulica) Voi avete creato il vostro Dio per farvi soggiogare dallo stesso. In verità vi dico: voi eravate Dio poiché siete stati in grado di inventarlo. Della vostra illusione vi siete fatti succubi. Della vostra immagine vi siete fatti coppieri e ancelle. Eravate liberi, vi siete resi schiavi.
BF: …
GNP: (sempre più aulica)
Verrà il tuono ad ottundere il vostro audio, non sentirete nulla e sarete costretti a guardare e digitare lo schermo.
Verrà la saetta ad incenerire le vostre speranze e vi aggrapperete a delle relazioni telematiche a lunga distanza, forse vi scambierete delle foto in bassa risoluzione, forse prenderete una pausa in qualche altro social network, vi twitterete.
Verranno i cavalleggeri dell’apocalisse e si chiameranno: Copia, Incolla, Condividi e Clicca; vi costingeranno a piegare le ginocchia in eterna posizione assisa.
Verrà lo Tsunami a lavare via i vostri peccati inventati, le vostre sconcerie fritte, le vostre fantasie erotiche di cartone; vi risciacquerà l’anima che credete di poter comprare in saldo e fuori stagione e quest’anima vi si restringerà addosso come un golfino infeltrito e vi soffocherà.
“Verrà un giorno!” (citando fra Cristoforo)
Verrà il giorno e io sarò lì, con Elisa Alessandro, su di un bagnasciuga caraibico a farmi beffa di voi e di questo stramaledetto clima continentale, di questi stramaledetti 15° gradi a fine luglio!
Verrà il giorno in cui questo menarca avrà fine, la quantità di ovuli collimerà l’agognata cifra dello zero e l’ovulazione si estinguerà da questo corpo! Era passato il 14° giorno e lei, finalmente, si riposò.