Dall'Italia a Londra, artisti contro la Brexit
A ottobre, mentre il Regno Unito si avvicina ad un’irrevocabile decisione sulla Brexit, due artisti italiani voleranno a Londra dove per un mese realizzeranno due progetti sul tema London is Open. Busseranno alle porte dei londinesi per chiedere supporto ad un progetto di integrazione e lavoreranno con frammenti, per mostrare come dalla separazione si possa creare unità. I due artisti sono Alberto Gianfreda e Alex Urso, vincitori della seconda Art Residency – London is Open organizzata da Art Apartments in collaborazione con il museo londinese Estorick Collection of Modern Italian Art.
Il titolo è ispirato alla campagna lanciata dopo il referendum sulla Brexit dal sindaco di Londra Sadiq Khan per ribadire che la città debba restare aperta al mondo. Il messaggio è più che mai attuale, dato che tra ottobre e novembre Regno Unito e Unione Europea saranno impegnati nei negoziati finali in vista della separazione fissata per il 29 marzo 2019. Ottobre è inoltre il mese dell’arte contemporanea a Londra. L’annuale mostra mercato Frieze Art attira i maggiori artisti e galleristi da tutto il mondo. Ovunque nella città ci sono mostre, fiere ed eventi paralleli.
Gli artisti
Alex Urso è un artista e curatore diplomato alla Accademia di Belle Arti di Brera di Milano che vive tra Milano e Varsavia. Durante la sua residenza lavorerà sia ad un’opera grafica che ad un progetto che coinvolgerà direttamente un gruppo di londinesi. Nel primo lavoro, creerà un drappo che integri la bandiera rappresentante i 32 quartieri della Greater London, con quella della Nazionale dei Rifugiati. Poi, passerà a bussare alle porte dei londinesi proponendo uno scambio tra i loro vecchi zerbini con altri nuovi, riportanti la semplice scritta “Welcome”. Il risultato finale sarà un mosaico di zerbini, rappresentazione della volontà dei londinesi di essere o non essere aperti. Alberto Gianfreda è scultore e docente di Tecniche per la scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Durante la suaresidenza, svilupperà il tema del frammento e della sua ricostruzione.
Oggetti in ceramica di uso quotidiano, appartenenti a diversi gruppi o etnie geografiche, verranno frammentati e ricomposti mescolandoli per generare un elemento nuovo e unico caratterizzato, attraverso il sistema di costruzione, dalla mobilità. La frammentazione e la ricostruzione mettono in moto un infinito processo di adattamento resiliente in grado di trasformare la distruzione in potenziale di rinascita. Alla fine della residenza le opere realizzate saranno presentate in due serate, l’1 novembre alla Estorick Collection in Islington e il 3 novembre in un appartamento di Chelsea gestito da Art Apartments.
Chi siamo
Art Apartments è società di gestione di appartamenti con un’unica connotazione artistica, creato a Londra da madre e figlia padovane Laura Bertollo ed Alessia Pirolo. Nelle case disponibili in affitto per breve periodi gli ospiti trovano sempre esclusive piccole mostre. Gli spazi sono disponibili come pop-up galleries per mostre e eventi. Estorick Collection of Modern Italian Art è l’unico museo della Gran Bretagna dedicato esclusivamente all’arte del 1900 italiano. Aperta dal 1998 nell’attuale sede di Islington, Londra, festeggia quest’anno il suo ventesimo anniversario.
La collezione, raccolta negli anni ’50 da Eric e Salome Estorick, vanta capolavori del Futurismo e della prima metà del 1900. Il museo è registrato come fondazione no-profit.
Il concorso
I vincitori sono stati scelti dopo una selezione tra 90 artisti italiani. La giuria era composta da Roberta Cremoncini, direttore della Estorick Collection; Giovanna Nicoletti, curatrice; Federica Beretta, vice-direttore della Opera Gallery London; Laura Bertollo e Alessia Pirolo, co-fondatori di Art Apartments. I due artisti vincitori soggiorneranno e lavoraranno gratuitamente a Londra dall’1 ottobre al 4 novembre 2018 e riceveranno una borsa di studio di £1.000 e fino a £700 per rimborso dei materiali. La giuria ha dato Menzione Speciale a Luogo Comune, Nausica Barletta e Noba.
(foto Alberto Gianfreda)