Città metropolitana veneta, quali prospettive? Ne discutono gli ingegneri il 10 aprile
La FOIV, Federazione Ordine Ingegneri Veneto, riflette sulla Città Metropolitana del Veneto per proporre il suo contributo ai candidati Governatore della regione e ai candidati sindaco del Comune di Venezia, con il fine di approfondire, su un tavolo comune di dissertazione ed in maniera razionale, le forme compiute ed esistenti di Città Metropolitana in Veneto.
Con il concetto di Città Metropolitana – parola che deriva dal greco antico mḗtēr (μήτηρ), che significa madre, in combinazione con pólis (πόλις), città – si intente la Città d’origine, con cui rimanevano saldi i contatti economici, politici e culturali; il “nodo principale della rete”, tanto per usare un linguaggio moderno.
LA CITTA’ METROPOLITANA VENETA
Oggi con la locuzione Città Metropolitana si indica in generale un’ampia area urbanizzata e densamente popolata, costituita da un centro – la città principale -, e da una serie di aggregati urbani e di insediamenti produttivi che si relazionano in maniera intensa e permanente con il centro.
La Legge n. 56 del 7 aprile 2014 (Legge Delrio) ha stabilito l’applicazione delle Città Metropolitane sul territorio Nazionale, identificando un’idea della città metropolitana tutt’altro che nuova per il nostro paese (già se ne parlava infatti con la Legge n. 42 del 1990), ma che tuttavia non ha mai ricevuto piena operatività.
Il sistema insediativo veneto e del Nord-Est è da sempre considerato un’evidente specificità nel contesto territoriale nazionale. È stato a lungo oggetto di approfondite analisi settoriali per comprenderne gli elementi costitutivi, di base e strutturali.
Ma quasi mai l’analista di turno ha saputo cogliere le sue vere forme metropolitane, né nel contesto nazionale né in quello europeo. Questa mancanza conoscitiva ha comportato non pochi guai di varia natura, non ultimi quelli in ambito delle decisioni soprattutto comunitarie, in termini di programmazione delle risorse.
La Legge n. 56 del 7 aprile 2014 che si appresta a compiere un anno proprio in questi giorni, e che ridisegna i confini e le competenze dell’amministrazione locale, è stata purtroppo declinata nella regione Veneto senza tenere in considerazione i risultati tecnico-scientifici sopra citati.
LA PROPOSTA DELLA FOIV: UN CONVEGNO COME OCCASIONE DI CONFRONTO CON I POLITICI
Ecco che gli Ingegneri veneti, tramite FOIV Federazione Ordine Ingegneri Veneto, intendono fornire il loro contributo, nel Convegno dal titolo LA CITTA’ METROPOLITANA VENETA. IL CONTRIBUTO DEGLI INGEGNERI, in programma per venerdì 10 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, all’Hotel Laguna Palace di Venezia-Mestre (Via Ancona 2). Dallo studio approfondito condotto da una qualificata equipe di ingeneri attivi sul territorio sono emerse alcune realtà che verranno appunto condivise durante il Convegno: La decisione adottata di far coincidere la Città Metropolitana di Venezia con la sua attuale provincia non trova alcun riscontro oggettivo sulla realtà territoriale, organizzativa e funzionale degli ambito/contesti metropolitani della regione Veneto. In Veneto si evidenziano due aggregazioni insediative di tipo metropolitano: la prima e più importante coincidente con il Veneto Centrale, con baricentro bipolare Venezia-Padova e completata da contesto trevigiano da un lato e vicentino dall’altro; una seconda, meno consistente, di tipo principalmente monocentrico, riferita alla centralità urbana del polo veronese con espansione verso il polo metropolitano di Brescia e con possibile espansione verso il Trentino Alto Adige.
LE PRINCIPALI CONSIDERAZIONI SULLA CITTA’ METROPOLITANA VENETA
Il report analitico di questo studio condotto dal gruppo di lavoro della FOIV porta ad una serie di considerazioni volte ad aprire una completa riflessione tecnico-scientifica proprio sulla metodologia di individuazione dei contesti e degli ambiti metropolitano, al netto delle tante “scorciatoie” pericolose ed ingiustificate spesso percorse dal decisore politico-amministrativo.
– In Veneto esistono contesti metropolitani consolidati ma poco conosciuti a livello nazionale
– La particolare struttura insediativa veneta, di tipo policentrico, non ha permesso all’analista di individuare i particolari sistemi metropolitani
– L’area metropolitana maggiormente consistente in Veneto è quella del cosiddetto Veneto-Centrale, completata dal contesto metropolitano di Treviso e in aggregazione con il contesto vicentino
– Esiste quindi un ampia area regionale con sicure e consolidate valenze metropolitane che viene identificata come CITTA’ METROPOLITANA DEL VENETO CENTRALE, che congiunge senza soluzione di continuità i contesti metropolitani di Treviso-Venezia-Padova-Vicenza, ma senza comprendere il contesto pedemontano centrale
– La Città Metropolitana di Venezia espressa nei documenti ufficiali, coincidente con la provincia di Venezia presenta massa territoriale insufficiente nel contesto europeo.
LE ASPETTATIVE DELLA FOIV
“Condividere le analisi e le conclusioni evidenziate dallo studio condotto dal Gruppo di Lavoro della FOIV con le future dirigenze politiche regionali – spiega l’ingegnere Gian Pietro Napol, Presidente della FOIV –significa predisporre politiche adatte e tarate su un territorio, come quello del Veneto, carico di peculiarità e sempre in trasformazione, per esprimere le potenzialità del territorio senza sprechi, senza incongruenze. Questa l’aspettativa della FOIV che, grazie ai suoi membri, è in grado di analizzare in maniera precisa le esigenze e le trasformazioni del territorio nel quali i suoi tecnici operano quotidianamente.
Con appuntamenti come questo Convegno, desideriamo sottolineare l’esigenza degli ingegneri veneti di evidenziare e riflettere attentamente sui contenuti tecnici e scientifici della città metropolitana. Consapevoli del fatto, purtroppo, che proprio la difficoltà principale sta nella capacità di “tradurre” in linguaggi semplici e comprensibili concetti e fenomeni complessi quali appunto quello del funzionamento della città/contesto metropolitano. Come ingegneri – conclude Napol – riteniamo che proprio i politici/amministratori – e in primis i candidati governatori – debbano inevitabilmente porsi quali principali cerniere di interconnessione fra le soluzioni tecnico-scientifiche e la società. La loro opera di comprensione/decisione sarà pertanto fondamentale per il corretto ed opportuno funzionamento della città metropolitana veneta”.