Castelfranco Veneto, quando l'imprenditore sceglie l'arte come forma di riqualificazione urbana
Una galleria d’arte per dare forza a un recupero urbano. Accade a Castelfranco Veneto, dove un imprenditore, Claudio Caufin, ha riportato vita commerciale nell’area fuori la cinta muraria, affittando a negozi selezionati i propri immobili. Tra via Filzi e via Podgora, un’area da tempo in penombra e poco frequentata per la mancanza di proposte di qualità, è un rifiorire di attività commerciali – una panetteria artigianale, un negozio di calzature, un’agenzia viaggi e un negozio di arredamento – alle quali si affiancherà a breve una temporary gallery: «Insieme all’artista Elena Pizzato, in arte Ketra – racconta Caufin – abbiamo pensato di allestire un mio spazio da tempo vuoto come galleria d’arte e organizzare una mostra». Lo spazio si trova a pochi metri dalle mura della città del Giorgione, un negozio rimasto chiuso, in attesa di una nuova attività. «Si chiama “Area K Con/temporary Art Gallery” – spiega Ketra – un’area che racchiude la mia ricerca artistica e manifesta il fattore della temporaneità dell’arte contemporanea che è in continuo divenire, si trasforma, sperimenta, proprio come il concept dei temporary store». La vernice è fissata per 20 maggio alle ore 18, dove Ketra espone opere dedicate al mondo del burlesque, in particolare saranno esposti originali quadri estroflessi in pvc e ecopelle che simulano i corsetti, cuore della creazione artistica di Ketra, le sue bamboline in ceramica dallo stile gothic chic, una scultura di due metri e un progetto stilistico di t-shirt d’artista.
Chi è Ketra
Elena Pizzato, firma Ketra, è nata a Bassano del Grappa (VI) nel 1979. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia con lode, inizia la sua ricerca dal corpo, sperimentando molteplici materiali, dal silicone alla gomma, dal latex al pvc. Dopo una residenza artistica in Olanda, lavora in Italia come visual artist e graphic designer. Ha realizzato numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea MAM (MN), alla Fortezza Vecchia (LI), a Casa del Mantegna (MN) e alla 15. Biennale di Architettura di Venezia con la mostra collaterale “Without Land” all’isola San Servolo. Nel 2014 vince il secondo premio in scultura al Premio internazionale RezarteTricolore, indetto dalla galleria RezArte (RE) ed è finalista al Premio internazionale Mantegna Cercasi (MN). Nel 2015 è finalista al Premio Combat, sez. scultura/installazione (LI) e al premio fotografico WeFetish (Roma). Tra i critici e giornalisti che hanno scritto di lei si citano: Francesca Baboni, Boris Brollo, Alain Chivilò, Barbara Codogno, Daniela Monti, Stefano Taddei, Alessandro Zangrando. Attualmente è rappresentata dalla galleria Contini Art Factory (VE).