Cam Art War, il rogo dell’arte infiamma il mondo
Non solo Tacheles. Anche Senegal, Brasile, Egitto, Austria e Ungheria esprimono solidarietà al Cam di Casoria attraverso il rogo (simbolico e non solo) delle opere d’arte. Nei giorni scorsi Helga Gasser, András Pinczehelyi, Endre Kis, Miklós Kulman, Nóra Devecsei, Róbert Gyuris, Cheikh Moustapha Ndiaye hanno appiccato il fuoco a quadri e opere concettuali. Il Contemporary Art Museum di Casoria, dice il direttore Antonio Manfredi, che per primo ha sacrificato a marzo la sua opera che ha partecipato alla Biennale di Venezia, ha deciso questa clamorosa protesta perché “le 1.000 opere di arte contemporanea internazionale che il CAM custodisce andrebbero ugualmente verso la distruzione per l’indifferenza delle istituzioni”. Per tre volte a settimana, alla presenza degli artisti o collegamenti via web, un’opera verrà bruciata perché dall’appello fatto con CAMouflage, che vedeva tutte le opere del museo coperte a lutto e non più visibili al visitatore, nulla è cambiato. L’azione ha avuto inizio martedì 17 aprile 2012 alle ore 18.00 e proseguirà fino alla completa distruzione delle mille opere della collezione permanente.
Ecco i video delle azioni di solidarietà in giro per il mondo