Bruxelles, petizione per la Bindi. La Farnesina attacca
La cosa si fa seria. Da un lato la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, in procinto di andarsene, dall’altro la Farnesina. Al fianco della prima, Federiga Bindi, che si schiera un nutrito gruppo di personalità politiche di primo piano ed esponenti del mondo culturale che a vario titolo vivono e lavorano nell’Eurocapitale.
In rete è stata anche lanciata una petizione (la riportiamo in calce all’articolo) con tanto di lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Enrico Letta, per sostenerne la riconferma. Dall’altro, dicevamo, il ministero degli Esteri che esce allo scoperto e chiarisce la posizione ufficiale del governo. In un comunicato ufficiale, ripreso dall’Ansa poco prima delle 14, si legge:
“Il rapporto di fiducia con la Direttrice dell’Istituto di Cultura di Bruxelles, Federiga Bindi, è venuto meno. Il mandato della Direttrice giunge a scadenza naturale il 9 marzo. Si rileva inoltre che il rapporto di fiducia con il ministero degli Esteri è venuto meno anche a seguito delle risultanze di un’indagine ispettiva svolta congiuntamente dai ministeri degli Esteri e dell’Economia e delle contestazioni mosse dagli stessi ispettori nei confronti della Direttrice a fronte delle gravi irregolarità amministrativo-contabili. La situazione è tuttora all’esame degli organi di controllo. Di fronte a tali circostanze, il ministro Bonino non ha ritenuto di avvalersi della facoltà di procedere al rinnovo dell’incarico prossimo alla scadenza, ritenendo la correttezza amministrativa e contabile altrettanto necessaria quanto il dinamismo dell’offerta culturale, che certamente non verrà meno con il successore”.
Non ci sono dunque margini per un ripensamento. Ma la storia, considerate anche la natura delle precisazioni fornite dalla Farnesina, potrebbe riservare altre sorprese.
Sergio Pargoletti
Leggi: Cambio al vertice all’istituto italiano di cultura a Bruxelles
Leggi il blog Cronache dall’eurocapitale
La petizione su Change.org
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri On. Enrico Letta,
Il buon funzionamento di un Istituto Italiano di Cultura si misura su variabili precise: la qualità, quantità e varietà delle iniziative culturali; la vitalità e qualità dell’offerta didattica; la capacità di gestire le risorse finanziarie in modo tale da mantenere il bilancio in attivo.
A Bruxelles, ognuno di questi requisiti è stato pienamente soddisfatto negli ultimi due anni, da quando è arrivata alla direzione dell’IIC Federiga Bindi, Professore di Politiche europee, nominata per “Chiara Fama”.
Senza precedenti e straordinariamente variegata è stata la mole di manifestazioni, aumentando esponenzialmente la visibilità ed il prestigio dell’Istituto, in passato per unanime sensazione un’Istituzione poco presente sul palcoscenico culturale di Bruxelles. Ciò ha reso all’Italia quell’immagine di vivacità e intraprendenza culturale che merita e che tutti le riconoscono e si aspettano da essa.
Nonostante la rinata vitalità dell’Istituto sia sotto gli occhi di tutti – in meno di due anni oltre 250 eventi, 50.000 visitatori, 2000 studenti, 106 corsi, arte, musica, cinema, letteratura, teatro, attualità, politica, scienza, entrate in aumento, bilancio in attivo – è stato deciso di declassare l’IIC di Bruxelles, eliminando il “Chiara Fama” e riportando alla guida un funzionario del MAE, non facendo dunque proseguire alla Prof.ssa Bindi il lavoro intrapreso.
Grazie alla Prof.ssa Bindi, per la prima volta c’è un punto di incontro a Bruxelles per gli italiani e tutti coloro che amano l’Italia, piccoli e grandi. Molti di noi non avevano mai considerato di iscriversi all’IIC;
grazie a Federiga Bindi lo abbiamo fatto con entusiasmo. Se dovesse lasciare l’incarico, questo ovviamente non succedera più.Di fronte all’incongruenza di tale decisione – tanto più grave in prossimità del Semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea – la reazione è lo sconcerto. Sconcerto per la scelta di interrompere in modo brusco e paradossalmente punitivo quella che in città viene riconosciuta come la rinascita culturale dell’Istituto; sconcerto per il declassamento dell’IIC di Bruxelles con l’abolizione della nomina per Chiara Fama; sconcerto per la discontinuità che inevitabilmente porterà ad una diminuzione della quantità e qualità delle iniziative, proprio alle soglie del periodo di massima esposizione del nostro Paese a Bruxelles.
Alla luce di queste riflessioni, chiediamo dunque con forza che all’IIC di Bruxelles venga confermato il rango di “Chiara Fama” e che la Prof.ssa Federiga Bindi ne sia confermata alla guida, per assicurare che durante il Semestre di Presidenza UE l’Istituto Italiano di Cultura continui allo stesso livello di eccellenza a cui ci siamo abituati in questi ultimi due anni.
On. Niccolò Rinaldi, Deputato europeo, Gruppo ALDE
On. David Sassoli, Deputato europeo, Capo delegazione PD, Gruppo S&D
On. Graham Watson, Deputato europeo, Presidente del Partito ELDR
On. Gianluca Susta, Senatore della Repubblica, Presidente Gruppo Scelta Civica
On. Carlo Casini, Parlamentare Europeo, Presidente Commissione Affari Costituzionali
On. Silvia Costa, Deputato Europeo, Gruppo S&D
On. Enrique Baron Crespo, Presidente della Fondazione Menuhin ed ex Presidente del Parlamento Europeo
On. Claudio Fava, VicePresidente Commisisone Parlamentare Antimafia
On. Leonardo Dominici, Deputato Europeo, ex Sindaco di Firenze ed ex Presidente dell’Anci
On. Luciana Castellina, co-fondatrice del Manifesto, ex Deputato Europeo
On. Monica Frassoni, Presidente partito dei Verdi europei
On. Cristiana Muscardini, Deputato Europeo del Gruppo ECR
On. Clemente Mastella, Deputato Europeo, Gruppo PPE
Luca Jahier, Presidente III Gruppo, Comitato Economico e Sociale
Francesca Ratti, Vice-segretario generale del Parlamento Europeo
Marco Buti, Direttore Generale, DG economia e finanza Commissione Europea
Agostino Miozzo, Direttore generale Servizio esterno
Fabrizio Barbaso, Direttore generale aggiunto, DG energia
Fernando Gentilini, Direttore Servizio esterno
Lorenzo Mannelli, Membro di Gabinetto Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz
Arianna Vannini, Membro di Gabinetto presidente Barroso
Cristina Castagnoli, Membro di Gabinetto Alto Rappresentante Catherine Ashton
Mario Nava, Direttore DG Mercato Interno – Istituzioni finanziarie
Elisabetta Righini, Membro di Gabinetto Vice-Presidente della Commissione Almunia
Lauro Panella, Membro di Gabinetto del Vice-Presidente della Commissione Tajani
Maria-Elena Scoppio, Membro di Gabinetto Commissario Semeta
Nicola De Michelis, Membro di Gabinetto Commissario Hahn
Jasmin Battista, Membro di Gabinetto Commissario Oettinger
Enrico Traversa, Direttore Servizio giuridico Commissione europea
Ugo Bassi, Direttore Mercato interno
Lucio Gussetti, Direttore Servizio giuridico della Commissione europea
Elio Carozza, Direttore DG Presidenza Parlamento Europeo
Lucio Pench, Direttore DG economia e finanza Commissione europea
Stefano Soro, Capo unità DG Salute e consumatori
Nicola DELCROIX, Capo unità Servizio esterno
Gabriele Giudice, Capo unità DG economia e finanza Commissione Europea
Marco Panigalli, Capo unità DG bilancio
Rita Mayer, Gabinetto Presidente Barroso
Nicola Mazzanti, Direttore Cynemateque Royal e Presidente Associazione Europea delle Cineteche
Susanne Hohn, Direttore Goethe Institute per l’Europa del Sud-Ovest
Maria Latella, giornalista, Sky TG 24
Roberto Galtieri, Segretario Generale ANPI Belgio
Mariella Braccialini, Presidente, Sintesi Cinema
Giacomo Lariccia, cantante
Oliviero Alotto, Presidente, Terra del Fuoco
Simonetta Di Pippo, Presidente, Women in Aereospace
Lorenza Badiello, Responsabile Regione Emilia Romagna
Francesco Clementi, Professore Associato di Diritto Comparato, Università di Perugia e già membro della Commissione dei Saggi
Greta Barbolini, Presidente Unione Circoli Cinematografici ARCI
Diego Giacomini, Direttore generale Safilo Benelux
Anna Mugnaini, Consiglio di amministrazione Femmes d’Europe
Alberto Mazzola, Respondabile europeo Ferrovie dello Stato
Silvia Passoni Panigalli, architetto
Peppe Voltarelli, cantante