Bruxelles, l'elica sul tetto
Uno studio della VUB (Vrije Universiteit Brussel, ossia l’università di lingua neerlandese della città) ha dimostrato che su alcuni edifici particolarmente alti a Bruxelles-Brussel la velocità del vento è paragonabile a quella registrata lungo la costa. Per l’esempio, l’albergo Hotel, una colonna di 96 metri tra la Porte de Namur e Louise, ove ha soggiornato anche il presidente statunitense Barack Obama lo scorso marzo, sembra offrire le condizioni migliori per l’installazione di una elica tra i quattro siti studiati. A 7 metri dal tetto il vento ha una velocità di 5.6 m/s. Sugli altri 3 edifici scelti per lo studio, la velocità del vento si attesta rispettivamente a 4.4 m/s sul Siege d’Elia, 4.0 m/s su uno degli edifici del campus Solbosch della ULB (l’università francofona della città), e 3.8 m/s per un edificio al porto di Bruxelles, a 12 m dal suolo.
Lo studio mostra che l’installazione di un impianto eolico nella Regione Bruxelles capitale potrebbe essere conveniente. La fattibilità del progetto dipende principalmente dalla velocità del vento e delle condizioni economiche. Si pensa a delle piccole eliche, con altezza dell’albero di 15 m e con potenza massima di 10 kW. L’investimento potrebbe interessare le piccole e medie imprese, soprattutto se non è necessaria una gru per l’installazione. In tal caso, il periodo necessario per recuperare l’investimento sarebbe di meno di sette anni per i modelli migliori.
La notizia in francese (link) ed in neerlandese (link).
Domanda provocatoria: Vista la polemica per il recente piano di sorvolo della città, con aerei che dalle 6 alle 23 disturbano chi vive e lavora in alcuni tra i quartieri più popolosi e popolari, quanto ci metterebbero i cittadini a formare un comitato contro l’inquinamento acustico ed elettromagnetico di simili impianti sul tetto dei grattacieli?
Lidia Pittarello