Aspettando BiciFi (e i mondiali di ciclismo) a Firenze
Firenze per qualche inspiegabile motivo si appresta a diventare una specie di capitale della bicicletta del 2013.
Checché ne dica i’Renzi, gli sforzi fatti dall’amministrazione pubblica per la mobilità ciclabile sono stati davvero miseri rispetto alle promesse, e i risultati a volte lasciano diversi dubbi, come nel caso della campagna pubblicitaria “certe catene non vanno spezzate”. L’impressione è quella che il Comune sia rassegnato a pregare gli automobilisti di non investire i ciclisti invece di preoccuparsi davvero per la loro sicurezza con interventi concreti.
Nonostante questo a settembre Firenze diventerà la capitale del ciclismo sportivo, ospitando i Mondiali di Ciclismo 2013. Interventi messi in pratica sino ad ora per migliorare la mobilità ciclabile a Firenze in vista di un tale evento: zero. Stiamo a vedere, intanto siamo a febbraio.
In attesa dei Mondiali, Firenze si arrangia in qualche modo cercando altri spazi per parlare di bici e di mobilità ciclabile: dal 1 al 3 marzo ci sarà BiciFi, Florence Bike Festival, che si svolgerà alla Fortezza da Basso.
Naturalmente saranno tre giorni dove incontrare altri bike-nerds, scoprire l’ultimo modello a scatto fisso e comprarsi la tutina ultratecnica per l’allenamento (ci sarà anche una Granfondo), ma ci sarà anche spazio per parlare di mobilità alternativa, sicurezza stradale e ciclabilità urbana.
Nel padiglione Mobicity saranno presenti stand della FIAB e di altre associazioni impegnate a sostegno della mobilità in bici e dell’intermodalità con il trasporto pubblico, si parlerà di Zone 30 e di copertura INAIL per il tragitto casa-lavoro, si faranno laboratori e attività per educare bambini e ragazzi. Il programma non è ancora uscito (sarà disponibile sul sito di BiciFi) ma alcuni interessanti eventi legati alla mobilità sono già stati annunciati, dalla biciclettata notturna organizzata dalla FIAB per venerdì al lancio del bike-to-work day.
Spero che BiciFi sia un punto di confronto e di incontro sui temi della mobilità urbana e che non si limiti all’aspetto sportivo e ricreativo della bicicletta. È una buona occasione per affrontare seriamente la questione della bici a Firenze, e vorrei che ne traessero vantaggio soprattutto i ciclisti fiorentini. Quelli che usano la bicicletta i giorni per andare al lavoro, a scuola o al mercato, non quelli che fanno la Granfondo o i Mondiali. Io naturalmente ci sarò e seguirò l’evento da vicino.