Almaterra, dove cooperano donne italiane e migranti
Donne italiane e donne migranti: la cooperazione e l’inclusione sono una realtà a Torino, dove l’Associazione Almaterra dal 1990 si occupa di progetti dedicati all’incontro, la collaborazione e la cooperazione fra donne migranti e italiane. Un’esperienza che sarà raccontata in prima persona da una protagonista, Edelmira Reyes, vicepresidente dell’associazione, venerdì 28 ottobre alle 18.30 alla libreria Lìbrati di Padova (via San Gregorio Barbarigo 91) durante l’incontro “Sorella Outsider. Inclusione, autonomia e collaborazione tra donne migranti e italiane”. Oltre a Reyes, interverranno Teodora Lucia Nicolae, mediatrice culturale, e Angela Maria Toffanin, ricercatrice dell’Università di Padova. L’appuntamento si inserisce nell’ambito del progetto “L’infinito viaggiare. Storie, letture e racconti della società del migrare”, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2015.
Almaterra gestisce il centro interculturale Alma Mater a Torino, che si configura come un luogo pratico e simbolico di intermediazione tra le donne e la città, delle donne tra di loro e come laboratorio interculturale. L’Alma Mater è una casa, uno spazio dove si sono intrecciati non solo uno, ma molti progetti e desideri delle varie donne che hanno lavorato per costruirlo e dalle molte che continuano a progettare e riprogettare assumendosene e condividendo le responsabilità.
L’idea forte che ha guidato il progetto è stata quella di ribaltare lo stereotipo del migrante come bisognoso, di rivalutare e mettere in evidenza, grazie all’incontro multiculturale, le risorse, le capacità, i talenti individuali delle migranti, sovente invisibili e sommersi, di utilizzare queste competenze in progetti di partecipazione organizzativa e di cooperazione anche nel campo economico, in particolare intorno a progetti che riguardano l’autodeterminazione.