Volo speciale
Geordy, richiedente asilo, è stato espulso con “volo speciale”. Arrivato a Yaoundè, in Camerun, è stato incarcerato e torturato. Dia, musicista, viaggiava spesso in tournée. Ha perso il suo permesso di soggiorno. Dopo 15 anni in Svizzera è stato rispedito a Dakar senza denaro, strappato ai suoi quattro bambini. Ragip ha lavorato per più di vent’anni in Svizzera prima di essere espulso in Kosovo. Wandifa riusciva dare da mangiare a quindici persone in Gambia, con il suo stipendio. Anche per lui c’è stato un volo speciale.
http://www.youtube.com/watch?v=ERWH5gF3iWY
“Vol Spécial” è il documentario del regista Fernand Melgar. Le storie contenute nel web-doc adesso sono in rete per raccontare cosa accade alle persone durante un periodo detentivo preventivo, in attesa di identificazione. E di come avviene l’espulsione. Con un “volo speciale”. “Sono migliaia le persone che ogni anno vengono imbarcate sui “voli speciali” sui quali – legati, costretti a indossare elmetti e pannolini – verranno rimpatriati dopo un periodo di carcerazione in una delle strutture presenti nel Paese, senza avere potuto godere di un processo o subire una condanna” scrive la rivista digitale Rapporto Confidenziale che dedica un approfondimento su “Vol Spécial” e l’intervista al regista Fernand Melgar, figlio di genitori emigranti che portarono con loro i figli clandestinamente oltre il confine svizzero.
ma.gal