Senegalese ottiene lo status di rifugiato perché omosessuale

Il risultato è importante perché afferma un principio non sempre riconosciuto. Non solo dalla prassi ma dalla coscienza sociale (e anni e anni di respingimenti lo dimostrano): nessuno può essere estradato in un paese in cui rischia il carcere, se non la morte, a causa del proprio orientamento sessuale.  E invece ieri un venticinquenne senegalese residente a Verona ha ottenuto lo status di rifugiato proprio in quanto omosessuale.

Il codice penale senegalese punisce con la detenzione da uno a cinque anni gli «atti impudici compiuti con persone dello stesso sesso». E’ per questo che la commissione territoriale del Ministero dell’Interno, sezione di Verona, ha deciso di assegnare a un senegalese gay di 25 anni lo status di rifugiato. «Pienamente credibili» le sue dichiarazioni.

Il senegalese aveva abbandonato il suo Paese nel 2009 per sottrarsi alle persecuzioni che era costretto a subire anche nell’ambito familiare. “Si tratta di una vittoria importante – spiega l’avvocato ravennate Andrea Maestri che ha assistito il giovane- perché darà la forza ad altri giovani omosessuali per uscire allo scoperto e chiedere protezione qualora rischino, tornando nel proprio Paese, il carcere per colpa del proprio orientamento sessuale”.

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