Rivoluzione Vedova: inaugurata la mostra all'M9 di Mestre

Rivoluzione Vedova, inaugurata al museo M9 di Mestre la mostra dedicata al grande pittore veneziano Emilio Vedova annunciata nei mesi scorsi. Centotrenta opere, tra installazioni e tele a parete, che testimoniano il cambiamento delle modalità di fare arte intesa come impegno civile nella cronaca quotidiana della storia. Ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9 – Museo del ’900, la mostra sceglie un allestimento capace di coinvolgere i visitatori con un approccio inclusivo, usando l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica del Novecento: dalle atrocità delle dittature, fascismo, nazismo, stalinismo alle battaglie di protesta per i diritti civili, la pace, la democrazia.

Curata da Gabriella Belli e allestita dallo Studio Alvisi Kirimoto, la mostra è stata inaugurata la sera del 4 maggio alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dei curatori, di Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Vedova e di Michele Bugliesi, presidente di Fondazione M9.

Alla mostra si accede tramite il corridoio del secondo piano del Museo, pensato come uno spazio introduttivo in cui approfondire la figura di Emilio Vedova e il periodo storico di riferimento. Oltre alla sala espositiva, è possibile scoprire il mondo di Vedova attraverso una black box multimediale e un fitto programma di laboratori didattici.

Emilio Vedova tra arte e storia

La mostra – è stato sottolineato – racconta il punto di vista di questo grande artista e intellettuale mettendo a confronto i visitatori con i capitoli “caldi” della nostra storia recente, dalle macerie della Seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica internazionale che hanno sconvolto il mondo negli anni Sessanta, Settanta fino al Duemila. In esposizione alcuni dei fondamentali lavori del pittore veneziano, contraddistinti dal forte legame con i drammatici eventi del suo tempo, come Diario partigiano, Diario di Corea, Praga 1968, Chi brucia un libro brucia un uomo, oltre al grande ciclo …in continuum e i sette plurimi dell’Absurdes Berliner Tagebuch ’64.

Emilio Vedova

“Questa iniziativa, realizzata a Mestre – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – ha un significato particolare, perché Mestre si merita il meglio. La città di terra e la città di acqua unite all’insegna della cultura. Vedova era un rivoluzionario, una persona che ha combattuto per la libertà, maestro di una pittura dirompente, di protesta, e questa mostra è davvero speciale, per il racconto che riesce a fare delle lotte sociali”.

“Un unico destino affianca Venezia e Mestre, città lagunare e terraferma – ha sottolineato il presidente della Fondazione Vedova, Alfredo Bianchini – confermando questa visione unitaria, anche nelle strategie culturali: usciamo dai consueti spazi al Magazzino del Sale alle Zattere, lungo la ‘strada liquida’ del Canale della Giudecca, per farci parte costitutiva di una nuova prospettiva di proposta artistica”.

“Per la prima mostra di arte contemporanea di M9, una grande scommessa, – ha evidenziato Michele Bugliesi – era forse impossibile scegliere un artista più contemporaneo di Emilio Vedova (1919-2006). Maestro veneziano ed esponente più rappresentativo di una rivoluzione creativa iniziata nel ventesimo secolo e tuttora di grande modernità per la sua capacità di osservare e interrogare il presente attraverso quadri che, come lui stesso li chiamava, sono “territori d’inchiesta”.

L’allestimento propone un percorso con due livelli di lettura: “Da una parte – ha spiegato Belli – protagonista è la pittura, il gigantismo delle opere, la potenza del segno, la forza della materia, la risonanza della luce, dei bianchi e neri e del colore. Un’epifania che ha la massima espressione nelle tre grandi installazioni poste al centro dello spazio espositivo al terzo piano del museo; dall’altra parte è il resoconto della storia a farsi protagonista con una decina di lavori disposti in sequenza cronologica, come tappe di una via crucis laica, sulle bianche pareti perimetrali della sala”.

Orari e informazioni

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 novembre 2023 con i seguenti orari:

10.00 – 18.00 mercoledì, giovedì, venerdì
10.00 – 19.00 sabato, domenica
Giorni di chiusura: lunedì, martedì
La biglietteria chiude un’ora prima del Museo.

Per informazioni: http://www.m9museum.it; tel +39 041 099 59 41; info@m9museum.it

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