Black Tulips, il libro postumo di Vitaliano Trevisan in prima nazionale a Vicenza

Black Tulips, il libro postumo di Vitaliano Trevisan a cui lo scrittore stava lavorando prima della morte avvenuta lo scorso gennaio, sarà presentato in anteprima nazionale mercoledì 5 ottobre, alle ore 18, a Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca Bertoliana di Vicenza. Trevisan aveva inviato il manoscritto definitivo alla casa editrice Einaudi qualche mese prima della scomparsa.

La Bertoliana è il luogo prescelto dall’erede, la compagna Francesca Causarano, per tornare a parlare di Trevisan e dei suoi libri a dieci mesi dalla scomparsa. All’incontro parteciperanno lo scrittore Romolo Bugaro, il giornalista Fabio Giaretta, gli attori Patricia Zanco e Pino Costalunga. La direzione editoriale di Einaudi interverrà con un breve video. Saranno presenti inoltre coloro che tra amici, scrittori e attori, hanno avuto modo di conoscere Trevisan e il suo poliedrico lavoro.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Durante la presentazione sarà in vendita il libro.

black tulips di vitaliano trevisan

«Vitaliano Trevisan – afferma la presidente della Bertoliana, Chiara Visentin – incide e presenta nei suoi libri la società e la città infinita d’oggi meglio di qualunque urbanista, sociologo, sindacalista, psicanalista o storico del contemporaneo. Una fisicità “irriconoscibile”, come ebbe a scrivere, nella quale si è inevitabilmente trasformato il territorio italiano, veneto ma non solo. Uno scrittore nostro malgrado scomodo ma al contempo insostituibile cantore del nostro presente. Nemmeno la morte può fermare la sua opera. La nostra istituzione è onorata di presentare la sua ultima fatica letteraria, una responsabilità che vogliamo portare avanti per continuare a valorizzarne l’opera».

Trevisan aveva esordito a fine anni Novanta con i racconti Un mondo meraviglioso (1997) e Trio senza pianoforte/oscillazioni (1998). Il successivo I quindicimila passi. Un resoconto, vincitore del Premio Lo Straniero e del Campiello Francia, uscendo per Einaudi Stile libero aveva svelato una voce segnata, nel dettato verbale e nella poetica, dall’ossessione e dall’inquietudine.

Nei primi anni 2000 è attore e co-sceneggiatore di Primo amore (2004) di Matteo Garrone, pubblica i racconti di Un mondo meraviglioso. Uno standard (Einaudi Stile libero, 2003) e Shorts (Einaudi Stile libero, 2004), vincitore del Premio Chiara, e inizia anche l’attività di drammaturgo: nel 2004 con l’adattamento teatrale di Giulietta di Federico Fellini, nel 2005 con Il lavoro rende liberi messo in scena da Toni Servillo, fino alla pièce Una notte in Tunisia (Einaudi 2010) ispirata a Bettino Craxi.

Nel 2010, con Tristissimi giardini (Laterza), la svolta autobiografica: Trevisan diventa protagonista non definendosi come io, ma sempre come autore. Un filtro presente anche nella sua ultima grande opera, Works (Einaudi Sile libero, 2016), in cui ripercorre i propri mestieri prima di diventare scrittore, dal lattoniere alle esperienze come spacciatore di acidi, al portiere di notte.

Foto di copertina di AmarettoItalico – Opera propria, CC BY 3.0, via Wikipedia

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