In treno da Nova Gorica a Lubiana? Assolutamente sì

Gorizia. Chi si reca in Slovenia dall’estero, raramente pensa di utilizzare i treni. È un paese piccolo e anche chi non ama viaggiare in auto, si indirizza verso la vasta offerta di bus: Flixbus, Arriva, Nomago… Anche chi scrive aveva deciso di recarsi da Gorizia a Lubiana utilizzando il, anzi, i bus.

Prima uno da Gorizia all’autostazione di Nova Gorica, poi uno da Nova Gorica a Lubiana, capitale della Slovenia. Per evitare sorprese, il giorno precedente al viaggio, mi ero recato da piazzale della Transalpina a Gorizia fino all’autostazione di Nova Gorica a piedi. Una ventina di minuti circa, per verificare gli orari.

Arrivato a destinazione, ho controllato quali compagnie mi avrebbero potuto portare a Lubiana e ho fotografato l’orario del bus che dalla stazione di Gorizia mi avrebbe portato fin lì. In rete le informazioni erano scarse e poco precise.
Rinfrancato da quanto osservato, ho organizzato il viaggio per il giorno successivo, potevo arrivare da Gorizia con un bus e avrei potuto raggiungere Lubiana con due compagnie differenti.

Con i bagagli al seguito, preferivo, però, evitarmi una lunga camminata in una caldissima giornata di luglio, così, la mattina seguente, arrivato alla stazione di Gorizia ho cercato, inutilmente, la fermata del bus per Nova Gorica. Non trovandola, ho chiesto informazioni in stazione, dove mi hanno spiegato che quel bus era stato cancellato diversi mesi prima causa Covid.

A quel punto, non mi è rimasto che recarmi verso il piazzale della Transalpina con un bus urbano e da lì “scarpinare” fino alla stazione dei bus di Nova Gorica.

In Piazzale della Transalpina, a pochi passi dall’ex confine italo-jugoslavo (credo meno di venti) sorge però la stazione ferroviaria di Nova Gorica così, spinto da puro sfizio, ho controllato l’orario dei treni per Lubiana e mi sono accorto che da lì a breve, in due ore e quaranta minuti (una decina più che in bus) avrei potuto raggiungere la capitale slovena in treno evitandomi una calda camminata.

Così ho chiesto informazioni in biglietteria dove un giovane che sembrava trovarsi lì per caso, mi ha confermato che esisteva un treno che mi avrebbe permesso di arrivare a Lubiana dopo un cambio nella stazione di Sežana. Ho cercato rassicurazioni riguardo alla coincidenza e pur avendone ottenute pochissime, il giovane non sembrava sicuro di nulla, ho acquistato il biglietto per la capitale slovena.  Ho chiesto a che binario partisse il treno, ma il mio interlocutore è rimasto spiazzato dalla domanda, non lo sapeva, ma mi ha fatto capire che non potevo sbagliarmi.

Solo più tardi mi sono reso conto che il giovane e presunto ferroviere, mi aveva fatto il biglietto per Lubiana via Jesenice, (c’è anche quella possibilità ma il viaggio dura un’oretta in più) ma visto il costo del biglietto, 10 euro, non mi sono eccessivamente preoccupato.

Ai binari era già pronto un piccolo treno diesel tutto “graffitato” formato da soli due vagoni che, in vista della partenza, ha caricato una dozzina di persone un terzo dei quali turisti. È stato un viaggio bellissimo soprattutto fino a Sežana, la stazione di cambio. Gran parte delle undici stazioncine intermedie sono dei gioiellini e il panorama dai finestrini è davvero piacevole: la verdissima Slovenia in tutto il suo splendore.

Arrivati a Sezana, che solo più tardi ho scoperto essere a pochi chilometri da Trieste, ho atteso la coincidenza per Lubiana. In perfetto orario è arrivato un treno italiano proveniente da Trieste. Moderno e con aria condizionata.
Il viaggio ha perso un po’ di poesia, il panorama si è fatto meno affascinante pur restando verdissimo, ma siamo arrivati a Lubiana freschi e in perfetto orario.

In conclusione, un classico viaggio fuori dalle rotte turistiche, lento quanto piacevole. Per chi non ha fretta, le ferrovie slovene, le “Slovenske železnice”, sono perfette. Qui si possono consultare gli orari.

Ecco qualche foto scattata durante il viaggio, non solo dal treno (foto Massimiliano e Sofia Boschi)

Nell’immagine di apertura la stazione ferroviaria di Nova Gorica

Massimiliano Boschi

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