Pirano, la perla del mare sloveno
Pirano, Piran in sloveno, è la perla della cortissima costa slovena. Città bilingue (sloveno/italiano) dalle evidenti origine veneziane, è dominata dalla chiesa e dal campanile di San Giorgio che si staglia tra cielo e mare. La cittadina sorge in Istria su una piccola penisola a meno di un’ora da Trieste, una lingua di terra che termina con uno dei fari più scenografici dell’Adriatico, mentre il piccolo porto all’ingresso del paese, termina sulla splendida piazza Tartini, bella e viva come poche altre.
Ma il fascino di Pirano lo si comprende a pieno passeggiando per le sue vie strette, arrampicandosi lungo le mura che la sovrastano o bevendo un bicchiere di malvasia in piazza Primo Maggio o camminando sul lungomare mentre il sole tramonta.
Il tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica, perché Pirano, come Venezia, è un “residuo urbanistico pre automobilistico” (Cfr Tiziano Scarpa) dove gli anziani seduti fuori dalle osterie ciacolano con chi passa indifferentemente da generazioni e provenienze, mentre i bambini giocano a pallone o si rincorrono in monopattino in piazza Tartini sotto lo sguardo distratto dei genitori.
Lussi da città che hanno potuto relegare le automobili fuori dai propri confini.
A completare il tutto, un panorama culturale che si è notevolmente arricchito negli ultimi anni, grazie all’offerta musicale, purtroppo non sempre rispettata come dovrebbe, che riempie numerose piazze e con mostre o itinerari culturali sorprendentemente suggestivi.
Prima di lasciare spazio alle immagini, va ricordato che del comune di Pirano fa parte anche Portorose, probabilmente la località turistica più nota della Slovenia insieme al lago di Bled.
Ma a Portorose, al posto delle tipiche case veneziane e due vicoli stretti, troverete un ampio e trafficato lungomare su cui si affacciano numerosi alberghi tanto pretenziosi quanto anonimi.
Per certi versi uno spreco, perchè Pirano si fa apprezzare per la sua bellezza anche senza essere affiancata da certe brutture.