Ti vuoi trasferire? Ecco le città migliori del mondo

Valencia, Alicante, Lisbona, Panama City e Singapore: sono queste le prime cinque città migliori del mondo per gli expat (ossia chi lavora temporaneamente all’estero). A dirlo è l’annuale classifica “Expat City Ranking”, realizzata da InterNations. Se nella graduatoria 2020 vengono premiate le metropoli della penisola iberica, languono invece sul fondo le due principali città italiane, Roma e Milano.

Il giudizio di 15.000 “expats”

InterNations, con sede a Monaco di Baviera e che conta circa 4 milioni di membri, è la più grande comunità di espatriati che ogni anno stila una classifica con le migliori e le peggiori città in cui trasferirsi. Accade sulla base di opinioni di 15mila utenti che vivono in 181 paesi e territori in tutto il mondo e rappresentano 173 nazionalità.

Insomma, si tratta di uno dei sondaggi più ampi sulla vita e il lavoro all’estero.  L’indagine è stata condotta a marzo, poco prima dello scoppio della pandemia della Covid-19, e i risultati sono stati resi noti a fine novembre. I partecipanti hanno espresso le loro valutazioni su diversi fattori. Dalla qualità della vita urbana (trasporti, sicurezza, salute, ambiente, tempo libero e clima) alla facilità di inserimento (accoglienza della gente, socializzazione, sentirsi i benvenuti). Dalla vita lavorativa (prospettive per la carriera, sicurezza dell’impiego, bilanciamento lavoro-vita privata) alla soddisfazione finanziaria fino alla disponibilità e l’accessibilità degli alloggi. 

Valencia al top per la facilità di trovare casa

Ebbene, Valencia batte le altre in quasi tutte le categorie. Ha trionfato soprattutto per quanto riguarda la qualità della vita, la possibilità di sfruttare al meglio il tempo libero, per il rispetto per l’ambiente e per il costo della vita relativamente basso. E poi: per la sanità pubblica, l’ospitalità dei locali e la facilità di trovare casa a prezzi ragionevoli.

Un intervistato francese ha dichiarato che “l’assistenza sanitaria e l’offerta culturale sono ottime in questa città”. Inoltre, il 91% del totale ha affermato che i residenti locali sono generalmente “molto amichevoli”. Meno brillante è il giudizio alla voce “Lavoro e carriera”: quasi la metà degli espatriati intervistati (il 46%) considera negativamente le proprie opportunità di carriera locale (contro il 34% a livello globale). E solo il 54% attribuisce allo stato dell’economia di Valencia una valutazione favorevole (contro il 63% a livello globale). A completare il podio ci sono la soleggiata Alicante sulla Costa Blanca e la capitale portoghese Lisbona mentre Malaga e Madrid entrano nella top 10, rispettivamente al sesto e al nono posto.

Il sole di Lisbona, l’edilizia abitativa di Kuala Lumpur

Kuala Lumpur

Lisbona, tra le città migliori del mondo, ha un punteggio elevato in termini di clima. Un expat irlandese ha notato come il Portogallo sia in generale “un paese stranamente meraviglioso, con molte idiosincrasie, ma con i locali cordiali e gentili, la vita rilassata, il cibo e le bevande eccellenti, e il tempo generalmente bello”. La capitale portoghese ha ottenuto il massimo dei voti in termini di sicurezza personale, e il 71% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto delle opzioni per il tempo libero in città. Kuala Lumpur (al quarto posto) è stata indicata come la città più facile per sistemarsi, oltre che una delle migliori al mondo per quanto riguarda l’edilizia abitativa.

Città migliori del mondo: male Milano e Roma

Roma – Castel Sant’Angelo

Tra le città evidentemente “meno adatte alle esigenze degli expat” ci sono molti nomi noti – forse inaspettati per qualcuno: Berlino è alla posizione 44; Stoccolma alla 45; Copenhagen alla 46; Londra alla 51. Persino Tokyo è in fondo alla classifica (53°) e Parigi è alla 61°. Fanalini di coda – e non è la prima volta che accade – le città italiane: Milano si piazza 63esima, Roma 65esima (dietro c’è solo Salmiya in Kuwait). Stando all’Expat City Ranking 2020, entrambe sono ritenute “mediocri”, o peggio, per sicurezza, sanità pubblica, soddisfazione economica e qualità della vita lavorativa. Dublino (60°) ha ottenuto il punteggio più basso nell’Indice Finance & Housing, con oltre tre quarti degli intervistati che definiscono gli alloggi inaccessibili.

Nello specifico: Roma è all’ultimo posto nella categoria “vita lavorativa urbana”, che prende in considerazione temi come la soddisfazione sul lavoro, le opportunità di carriera, la sicurezza del lavoro e l’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Anche nel capoluogo lombardo gli stranieri sono piuttosto insoddisfatti della sicurezza e della politica, della disponibilità di assistenza sanitaria e delle loro finanze. Milano, infatti, ottiene il punteggio peggiore degli ultimi anni alla voce “lavoro”.

La top 10 delle città migliori del mondo per gli expat:

1. Valencia

2. Alicante

3. Lisbona

4. Panama

5. Singapore

6. Malaga

7. Buenos Aires

8. Kuala Lumpur

9. Madrid

10. Abu Dhabi

Valencia, da segnare in agenda per il prossimo viaggio

Valencia negli ultimi anni è entrata nel carnet di destinazioni più ambite. Chi la conosce, c’è già stato può solo confermare: terzo centro della Spagna per importanza e popolazione, è la meta perfetta anche solo per un long weekend – all’insegna dell’incontro tra tradizione e contemporaneità. Infatti: fra un giro di tapas ed una corsa al Parque de Cabecera, una cerveza alla Marina e un po’ di shopping al Barrio del Carmen, una passeggiata tranquilla nell’affascinante centro storico con lo sguardo rivolto ai tanti edifici futuristi, la città è assolutamente “a misura d’uomo” (e di famiglie con bambini).

È accessibile ai disabili e – cosa non da poco – è tutta girabile a piedi o con la bici. Gli expat (ma pure i tantissimi turisti che ogni anno la visitano) elogiano l’efficienza dei trasporti pubblici e la pulizia. E poi: nel 2022 sarà Capitale mondiale del design. Insomma, qualsiasi periodo è buono per andare a Valencia (situata a circa 4 ore a sud di Barcellona). Come sottolinea il portale del turismo della città, esiste un giorno speciale per visitarla: il 19 marzo di ogni anno, in cui si celebrano le famosissime Fallas, con gigantesche “sculture di cartone” in fiamme. Naturalmente, una volta qui è “obbligatorio” provare il piatto tipico, la “paella” (quella vera) e altre specialità come le “clóchinas” o la “horchata”. In estate, il consiglio è di andare a fare il bagno sulla spiaggia della Malvarrosa, una delle più belle, grazie alla sua sabbia fine e dorata e le acque cristalline. 

 

Elmar Burchia

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