Vacanze in monastero, ecco dove dormire
Disconnessi, appartati e in silenzio. Esistono molte maniere di trascorrere ferie particolari. Una di queste è passare le vacanze in convento. Le strutture sono solitamente molto spartane e semplici, per questo sono ideali per concentrare il proprio spirito verso la ricerca della propria pace interiore. Iniziamo il nostro viaggio.
Monastero di Bose, veglia e chiacchierate
A Bose, in provincia di Biella,c’è un luogo speciale. Si tratta del monastero: una serie di piccoli feudi, in cui è possibile trascorrere giorni di pace, lontano dallo stress della vita quotidiana.Qui vive una comunità di monaci e monache che vivono del lavoro manuale: coltivano l’orto, producono manufatti artigianali, scrivono libri e pubblicazioni.
Ovviamente, venire in vacanza in monastero significa rispettare le regole della comunità: obbedire agli insegnamenti del Vangelo, partecipare – il sabato sera – alla veglia comunitaria, per analizzare i testi biblici della domenica. Si può soggiornare per uno o più giorni, durante il weekend ma anche in settimana. E, per prenotare, è necessario telefonare (non accettano prenotazioni via e-mail). Non c’è un costo fisso: ognuno può lasciare un’offerta a seconda delle sue possibilità economiche. E, per usufruire dell’ospitalità, è necessario portare con sé la biancheria per il bagno e per il letto e una Bibbia.
La Verna, sulla montagna sacra
Un altro modo di trascorrere le vacanze in convento è quello di andare alla Verna, a Chiusi della Verna in provincia di Arezzo. I frati francescani minori organizzano un’ottima accoglienza che prevede anche la possibilità di condividere con loro i pasti nel refettorio.
C’è inoltre la possibilità di essere ospitati in una delle celle incastonate nella montagna, dove San Francesco ricevette le stigmate. La Verna è la montagna sacra della contemplazione francescana, a 1283 metri di altezza. Tutte le informazioni sull’ospitalità si trovano sul sito ufficiale.
Farfa, vacanze in convento tra i benedettini
Altro luogo per ritrovare se stessi è andare a Fara in Sabina, ed esattamente nell’abbazia benedettina di Santa Maria di Farfa. In provincia di Rieti, è una vera e propria rarità che custodisce l’architettura carolingia del V secolo.
La foresteria interna è riservata agli uomini mentre nella parte esterna si possono ospitare coppie e famiglie. er la sua importanza è stata dichiarata monumento nazionale nel 1928. Si tratta di un monastero della congregazione benedettina cassinese fondata tra 560 e 570. Qui tutte le informazioni per il soggiorno.
Vacanze in convento in Sardegna
In Sardegna, l’unico monastero che offre ospitalità è quello di Borutta in provincia di Sassari. Il monastero benedettino San Pietro Di Sorres dispone di 30 stanze tra singole, doppie e triple e le persone che soggiornano in questo luogo sono invitate a partecipare alle attività spirituali della vita quotidiana dei monaci.
Il lavoro di restauro di libri antichi è una vera e propria arte che i monaci del monastero sviluppano da tanti anni. È possibile sostare nel monastero anche solo per una giornata usufruendo del servizio per il pranzo, per un numero massimo di 80 coperti. Per info telefonare allo 079 824001.
Santuario di San Michele a Foggia
In Puglia troviamo il santuario di San Michele, a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia. E’ un luogo antico nato nel 490, anno secondo la leggenda della prima apparizione dell’arcangelo sul Gargano.
A distanza di 160 anni questa area entra a far parte dei possedimenti dei Longobardi. Diventerà un importante centro di culto per tutto l’Occidente. Il santuario si sviluppa su due livelli, quello superiore e quello inferiore. Sul primo ci sono il portale romanico e il campanile quest’ultimo eretto dagli Angiò. La basilica è in gran parte costituita da una grotta naturale. Accanto al santuario sorge la Casa del Pellegrino, una grande foresteria aperta a singoli e gruppi, aperta tutto l’anno tranne il mese di febbraio.
Eremo di San Giorgio con i camaldolesi
Un luogo appartato e suggestivo. L’Eremo di San Giorgio, dei monaci benedettini camaldolesi, sorge sul Monte San Giorgio e si trova nell’entroterra del lago di Garda sponda orientale veronese, a pochi chilometri da Bardolino.
La struttura, angolo di pace e serenità, risale al 1663 per esser poi completata nel 1704. Questa non è una struttura ricettiva, non è un albergo e non esistono tariffe per trascorrere una notte o un soggiorno più lungo. Si può chiedere di essere ospitati e dormire rivolgendosi direttamente ai monaci camaldolesi. Durante la permanenza si mangia insieme ai monaci godendo di una cucina sana e genuina, a base di prodotti coltivati direttamente da loro.